Perché la mia connessione Internet va lenta? Le 4 possibili cause
La connessione Internet di casa è divenuta, oramai, un’alleata in diverse attività di ogni giorno. Può accadere, però, che la velocità non sia adeguata alle nostre aspettative o a soddisfare i requisiti minimi richiesti dalle applicazioni che utilizziamo (download, streaming, gameplay). Può trattarsi di un problema momentaneo, ma quando diventa cronico o permanente, è il momento di trovare il colpevole e prendere i provvedimenti. Il primo sospettato è, ovviamente, il provider del servizio Internet. Prima di presentare il reclamo o di pensare di cambiare operatore, però, è bene escludere le altre cause che potrebbero influire sulla velocità di download e upload della rete.
Internet lento? Il primo controllo da effettuare è lo speed test
Quando si ci si sta godendo la serie preferita in streaming su Netflix e il video si blocca per buffering proprio sul più bello, è legittimo innervosirsi un po’. Così come quando si blocca l’immagine durante una partita trasmessa da DAZN durante i rigori. Da cosa dipende? Il controllo da effettuare subito è lo speed test.
Online esistono diversi strumenti gratuiti e affidabili per misurare la velocità effettiva della connessione Internet (come ad esempio il tool che trovate qui: https://speedtest.comparasemplice.it/). Con un click e pochi secondi di attesa, si potranno ottenere alcune informazioni importanti, come:
- la velocità di download;
- la velocità di upload;
- il tempo di ping.
Per capire di cosa stiamo parlando, basterà dire che:
La velocità di download è la quantità di megabit per secondo provenienti da una risorsa esterna, che arrivano sul dispositivo dal quale si effettua il test via Internet. Una connessione ADSL non arriva a 30 Mbps; una connessione in fibra può superare 1 Gbps.
La velocità di upload, al contrario, è la quantità di megabit al secondo che è possibile trasmettere dal nostro computer a un server attraverso Internet. L’ADSL può raggiungere massimo 3 Mbps, la fibra può arrivare a oltre 100 Mbps.
Il tempo di ping è la misura del ritardo di trasmissione dei dati. Più il valore è basso, maggiore è la qualità della connessione. Una rete buona non va oltre i 60 ms di ping.
Come misurare il risultato di uno speedtest?
I risultati dello speed test devono, dunque, essere misurati rispetto alle performance minime richieste dai servizi online (Netflix, DAZN, Sky…).
Le performance reali di una rete non possono essere misurate confrontandole con le velocità pubblicizzate dai provider. “Offerta fibra fino a 1 Gbps”: questa dicitura, che spesso correda la comunicazione commerciale dei player del mercato, è detta velocità nominale. Tale misura è meramente indicativa della velocità massima raggiungibile dalla tecnologia offerta. La velocità realmente erogata, infatti, dipende da molti fattori. Prima d’indagare oltre, è necessario escludere che la lentezza della connessione Internet dipenda dalla banda messa a disposizione dal provider.
Banda minima garantita insufficiente
Per sapere se il servizio di connessione è adeguato rispetto a quanto promesso dal provider, bisognerà utilizzare un altro strumento: il misuratore di banda. Visitando il sito Misurainternet.it dell’Agcom, è possibile scaricare il software Nemesys e confrontare i risultati delle misurazioni con la banda minima garantita pubblicata dal provider sul proprio sito web o nei documenti contrattuali.
Qualora la banda fosse inferiore alla minima garantita, il consumatore può recedere dal contratto senza spese e oneri. In caso contrario, potrebbe sempre decidere che la banda disponibile sia troppo limitata e decidere di cambiare gestore.
In entrambi i casi, avremmo scoperto che il sospettato numero uno (il provider) è anche l’effettivo colpevole della lentezza della connessione.
Cosa fare, invece, se lo speed test restituisce un risultato scarso, mentre il misuratore di banda offre un risultato soddisfacente? Sarà necessario continuare a indagare.
Ostacoli e interferenze WiFi
Oramai, chiunque si è arreso alla comodità del WiFi in casa. La libertà di scegliere l’angolo dell’abitazione preferito per utilizzare PC e dispositivi mobile (usufruendo della connessione flat) è un valore aggiunto importante. Tuttavia, la trasmissione WiFi può incontrare diversi ostacoli e interferenze che ne deteriorano il segnale. Per questo, è consigliabile effettuare lo speed test con un dispositivo connesso via cavo al modem. Qualora il test restituisse un risultato migliore del precedente, avremmo trovato il colpevole: la disposizione del modem/router in casa. Potrebbe essere consigliabile utilizzare dei ripetitori WiFi per potenziarne il segnale.
Programmi connessi in background o troppi dispositivi in rete
Spesso non ci si rende conto, ma sono oramai tanti i servizi che hanno bisogno della connessione alla rete. A partire dai software (anche non utilizzati) che cercando aggiornamenti o effettuano backup in cloud, ai dispositivi smart domestici (smartphone, Tv, termostati, allarmi…). I rallentamenti che si notano, possono dunque dipendere da una banda completamente saturata da tali servizi.
Hardware e software desueti
Tenere aggiornati i componenti hardware e software necessari per la navigazione online è fondamentale per sfruttare tutto il potenziale offerto dalla connessione. L’aggiornamento di driver e il download dell’ultima versione del browser può richiedere qualche minima competenza tecnica, ma eliminerà una delle possibili cause di rallentamento della velocità di download.
Qualora il dispositivo di navigazione (PC, tablet o mobile) fosse molto datato, per navigare più veloci potrebbe essere richiesto l’acquisto di un modello più recente.