Riccardo Grittini, ventidue anni, studente all’Università Cattolica di Milano, assessore allo sport del Comune di Corbetta (piccolo centro alle porte di Milano) è tra i sei indagati dal pubblico ministero Mirko Monti per i fatti incresciosi registrati durante l’amichevole tra Milan e Pro Patria della scorsa settimana e sospesa per i cori razzisti rivolti al calciatore rossonero Kevin Prince Boateng. Nonostante il suo coinvolgimento nelle indagini messe su dal pm, il sindaco della piccola cittadina alle porte del capoluogo lombardo non lo ha sollevato dal suo incarico in giunta.
LE REAZIONI DEL MINISTRO CANCELLIERI. “Sono sicuramente episodi esecrabili ed occorre reagire in maniera più ferma e più decisa” ha affermato il Ministro dell’Interno Cancellieri. Infine, ha chiosato dicendo “E’ un episodio che è servito a richiamare l’attenzione su un fenomeno che purtroppo è diffuso e come tale va considerato e quindi occorre fare delle riflessioni ed essere più incisivi”. Nonostante le parole di disprezzo la stessa Cancellieri, ritiene che nel caso in cui a rendersi colpevoli del fatto siano solo pochi soggetti rispetto alla totalità dei partecipanti, gli eventi sportivi dovrebbero essere condotti, sempre e comunque, in porto.
BLATTER AMMONISCE IL MILAN PER IL RITIRO ANTICIPATO. “Lasciare il campo non credo sia la soluzione”. “Ci vogliono tolleranza zero e sanzioni dure contro il razzismo” ha avvertito Blatter da Dubai. Alle dichiarazioni del capo della FIFA non è rimasto “a guardare” il Milan e lo stesso Boateng che ha così twittato” è triste sentire queste affermazioni due giorni dopo che noi abbiamo lasciato il campo e dopo aver ricevuto simili insulti. Molto triste!!!”.
In pratica cori razzisti o meno, la macchina del calcio deve andare avanti secondo il Signor Blatter. “Non importa” che il colore della pelle venga reso oggetto di discriminazione sociale; The Show must Go On!