Non si placano le polemiche dopo la tragedia di Corinaldo, che è costata la vita a cinque ragazzini e una mamma e ha ferito 120 ragazzi, dieci in maniera piuttosto grave. Il locale in questione, La Lanterna Azzurra, ora è sotto sequestro: spetterà ai carabinieri ricostruire la dinamica dell’incidente. Secondo le prime indagini: tutto sarebbe partito dallo spruzzo di uno spray al peperoncino. La folla impazzita sarebbe corsa verso un’uscita: il crollo improvviso dei parapetti avrebbe schiacciato decine e decine di ragazzi. Ma quante persone c’erano nel locale? E quante quest’ultimo poteva ospitarne? A far discutere gli orari, l’attesa fuori dal locale, il doppio concerto. Più di ogni altro però proprio quest’ultimo. In molti contestano, infatti, che nella serata tra venerdì e sabato ci fossero in programma due eventi di Sfera Ebbasta, il fenomeno musicale del momento, il primo nella discoteca Altromondo Studios di Rimini e l’altro proprio alla Lanterna Azzurra.
Nei due locali, gremiti di giovani, Sfera Ebbasta era l’ospite più atteso. A destabilizzare l’opinione pubblica la sovrapposizione oraria dei due eventi. Il rapper avrebbe dovuto esibirsi nella stessa fascia oraria. A suscitare indignazione il video postato su Youtube da un ragazzo che dimostra che a mezzanotte e dieci, mentre a Corinaldo si aspettava Sfera Ebbasta, il cantante fosse invece ancora impegnato nel suo show in Riviera. «Mi dispiace di non poter restare ancora, me ne devo andare», aveva dichiarato al suo pubblico il cantante, pronto per recarsi al secondo evento. Mentre si consumava la tragedia alla Lanterna Azzurra, grossomodo intorno all’una di notte, Sfera Ebbasta era in autostrada. Un’ora di macchina separa Rimini da Corinaldo. Qui l’artista, idolo delle ragazzine, non è mai arrivato.
E c’è chi punta il dito contro i proprietari del locale, chi parla di cattiva gestione. Tra questi Paolo Curi, il marito di Eleonora Girolimini, la donna di 39 anni, che aveva accompagnato la figlia undicenne all’evento. Per la ragazzina era il primo concerto, forse questo aveva spinto la madre a recarsi assieme alla figlia alla Lanterna Azzurra. «Non ce la faccio a dire niente. Solo che quattro figli sono rimasti senza la loro mamma e uno di loro prende ancora il latte! – ha affermato Paolo Curi – Parlerò più avanti per dire quello che è successo li dentro. Non era un concerto ma una discoteca strapiena di gente e piena di alcolici. Il concerto doveva iniziare alle 22 e invece non iniziava. Porti tuo figlio li ed erano tutti ubriachi!».
Secondo l’uomo, infatti, la lunga attesa sarebbe stata una delle cause di quanto accaduto nella discoteca di Corinaldo. Calderoni infernali di morte, gironi di giovani sotto l’effetto di alcolici, una situazione fuori controllo. Sfera Ebbasta, all’anagrafe Gionata Boschetti, ha voluto mostrare il proprio cordoglio per quanto accaduto: «Il mio affetto e il mio sostegno vanno alle famiglie delle vittime. Per rispetto, tutti i prossimi impegni promozionali saranno annullati». Chissà quante altre volte ha tenuto nella stessa serata più di un concerto.
leggi anche l’articolo —> Corinaldo strage in discoteca: Fedez interviene su Instagram e difende il collega Sfera Ebbasta