Davvero una scena agghiacciante, di quelle che lasciano attoniti, senza parole. Sotto shock i presenti parimenti quelli che hanno guardato poi le immagini e il video che stanno facendo il giro del mondo. Un gesto incomprensibile ad alcuni che ha suscitato l’ira degli ambientalisti e di quanti continuano ad attaccare duramente la corrida, definendola senza mezzi termini uno spettacolo sanguinario.
Matador asciuga le lacrime di sangue del toro prima di finirlo: il gesto fa discutere
Siamo a Siviglia, in Spagna, dove è in corso il festival Real Maestranza, un evento che prevede una serie di corride. Ad una di queste ha partecipato Morante de la Puebla, un matador di 39 anni, che dopo aver infilzato il toro con quattro banderillas, le spade usate dai toreri, si è avvicinato all’animale morente con un fazzoletto nella mano per asciugargli le lacrime. All’inizio non si capiva bene cosa volesse fare, nessuno aveva intuito che quel matador avesse intenzione di pulire il muso sporco di sangue di quel toro sfinito. Come definire un fatto simile? Un gesto di pietà? In realtà non è la prima volta che accade, pensate soltanto alla leggenda Jose Gomez Ortega: quando lo spettacolo, infatti, si fa eccessivamente violento, il torero è solito accostarsi all’animale per asciugarne le lacrime di sangue. Una sorta di segno di rispetto, se vogliamo, verso di lui e il pubblico. E fin qui, potrebbe anche starci, ma a lasciare sgomenti è quel che è successo dopo: il matador ha preso la spada e ha dato il colpo finale all’animale, ammazzandolo. Voleva porre fine alle sue sofferenze? O si è trattato di una presa in giro nei confronti di un toro che ormai non poteva più difendersi?
Matador asciuga le lacrime di sangue del toro poi lo uccide: la rabbia degli ambientalisti
Immediata la reazione degli ambientalisti, che accusano il matador di non aver avuto alcuna compassione. «Solo una mente cattiva e perversa potrebbe torturare un animale finché il sangue non gli cola sulle zampe e poi pulirgli il viso con un fazzoletto. Il matador si è voluto mascherare per la sua mancanza di empatia!», ha dichiarato Silvia Barquero Nogales, leader del partito politico spagnolo Pacma, animalisti contro il maltrattattamento degli animali, che tra le righe ha definito Morante de la Puebla un sadico, un insensibile. Diversa la linea di chi invece ama la corrida e vede in essa un simbolo del paese, non solo uno sport. Secondo alcuni spettatori, infatti, il comportamento del matador è in linea con la tradizione. Ma si tratta davvero di folklore? A guardare il video che circola da ore in rete si vede soltanto una vittima e un carnefice e di umano purtroppo non poco e niente. D’altronde che compassione può provare un uomo che sta uccidendo a sangue un toro solo per far divertire gli altri? Su questo dovremmo riflettere un po’ tutti, amanti della corrida e non.