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Cosa fare (e non fare) per trovare lavoro: 1 candidato su 3 scartato per colpa di Facebook

11/11/2015 14:46

Cosa fare per trovare lavoro? Chissà quante volte vi siete posti questa domanda, senza pensare, invece, a quello che è importante non fare perché i selezionatori siano positivamente colpiti dalla vostra immagine.

Adecco ha pubblicato un’interessante indagine – “Work Trends Study” – in cui ha provato a far luce, tra gli altri aspetti, sul modo in cui sono stati utilizzati i social network nella ricerca del lavoro sia da parte dei candidati che dei recruiter, ponendo in evidenza l’importanza crescente della cosiddetta “web reputation”. Ben il 55% delle aziende ha dichiarato di avvalersi dei canali social per reclutare il personale, ammettendo di utilizzare i social network per verificare i contenuti pubblicati (57,3%) cercare candidati passivi (78,3%), verificare i curricula ricevuti (75,5%) e la rete del candidato (67,1%). Il 35% delle aziende ha riconosciuto di aver escluso il candidato dal processo di selezione a causa di informazioni sui social considerate inappropriate: quindi, in media, un candidato su tre è stato escluso per questo motivo.

Quali gli elementi che influiscono di più sulla valutazione del candidato? Come riportato sempre da Adecco in uno studio precedente sempre relativo a dati del 2014, sono questi gli aspetti a cui prestare attenzione: selfie controversi o foto taggate in atteggiamenti informali, commenti su tematiche controverse, o partecipazione ad attività che violano i regolamenti dei posti di lavoro o dell’Università.

Occhio quindi, alla bravata dell’ultimo sabato sera postata su Facebook

In apertura: foto di Nomad_Soul/Shutterstock.com