Oggi al Senato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le dimissioni e nel suo lungo discorso (definitivo da alcuni senatori, troppo tardivo!) ha dato dell’irresponsabile al ministro dell’Interno Matteo Salvini, colpevole di aver determinato una crisi di governo in un momento davvero delicato per il nostro paese. Subito dopo la replica del leader della Lega, che si è definito un “uomo libero”, per il quale la sola via maestra resta quella del voto, è arrivato il discorso di Matteo Renzi, poi quello di Anna Maria Bernini.
Matteo Renzi: «Non è un colpo di Stato cambiare il governo, è un colpo di sole aprire la crisi!»
«Dicevate, con questa opposizione governeremo 30 anni, avete governato per 14 mesi e, nel salutarvi e nel ringraziarvi senza ironie per il servizio che avete svolto, ricordo che i vostri risultati economici sono un fallimento!», ha esordito Matteo Renzi, ex segretario del Pd, che ha aggiunto: «Non è un colpo di Stato cambiare il governo, è un colpo di sole aprire la crisi. Questo è il Parlamento, non è il Papeete! Il governo populista ha fallito, il populismo funziona bene in campagna elettorale, un po’ meno quando si tratta di governare!». Sempre Renzi ha poi accusato il governo giallo verde di aver creato un clima d’odio, per poi puntare il dito contro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per aver firmato il decreto sicurezza bis. Su Twitter poi l’ex segretario Dem ha scritto: «E oggi il Governo Populista annuncia le dimissioni. Si chiude dopo 14 mesi una delle peggiori esperienze della storia repubblicana!» e leggendo i commenti in basso al post sembra che il discorso di Renzi abbia colpito positivamente gli italiani.
Anna Maria Bernini: «La stabilità politica viene solo da nuove elezioni!»
Altrettanto efficaci le parole di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, che ha dichiarato: «La stabilità politica viene solo da nuove elezioni!». Rivolgendosi a Conte, la Bernini ha detto: «Lei ha manifestato una serie di lamentele anche piuttosto intense. Tutto questo è successo nell’ultima settimana? Era a palazzo Chigi o sulla Luna?». E ancora: «Io sono assolutamente d’accordo con lei che vada evitato l’esercizio provvisorio, gli aumenti di tasse, i tagli lineari, ma non pensa che tutto il tempo che ci avete fatto perdere in questa crisi estiva abbia compromesso ulteriormente le possibilità degli italiani di essere difesi dal Parlamento? Bisogna andare nel modo più rapido possibile al voto. L’unico antidoto all’avanzare della crisi è andare alle elezioni!». Ma chi vuole tornare davvero a votare? Principalmente la Lega, Fratelli di Italia e Forza Italia. Oscillante resta la posizione del Partito Democratico e in tal senso sarà decisivo l’intervento del Presidente della Repubblica, che dovrà fare le opportune consultazioni. C’è una maggioranza alternativa per mandare avanti questa legislatura? Questo è il nodo che dovrà sciogliere Sergio Mattarella ed è un percorso tutt’altro che semplice. Dunque un Conte bis o dritti alle urne? Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore.