Non si arresta l’esodo dei cervelli in fuga: sono quasi 94.000 gli emigranti italiani che nel 2013 hanno deciso di abbandonare il Belpaese spinti principalmente dalla disoccupazione e dalla crisi economica.
A fornire un quadro più dettagliato, è il rapporto della Fondazione Migrantes presentato ieri a Roma, secondo il quale il numero delle persone che ha deciso di abbandonare il Belpaese ha surclassato quello dei lavoratori stranieri accolti nei confini nazionali.
Nel mondo sono ben 4.482.115 i cittadini italiani: rispetto al 2013 è stato registrato un aumento di 141 mila iscrizioni. I cervelli che hanno deciso di “fuggire” nel 2013 sono perlopiù uomini (56,3% del totale), di cui il 60% non è sposato. Il 36,2% di loro ha tra i 18-34 anni, mentre il 26,8% ha un’età compresa tra i 35 e i 49 anni, a conferma che la recessione economica sia una delle motivazioni principali che spinge alla partenza. L’unica regione italiana che ha visto una percentuale maggiore di emigranti donne è il Friuli Venezia-Giulia.
L’Argentina rimane il primo Paese di residenza per numero di italiani italiani; ma quali sono le destinazioni più apprezzate dai recenti migranti? E’ il Regno Unito a registrare il più alto numero di iscritti, pari a 12.933 unità, con un incremento del 71,5% rispetto all’anno precedente. A seguire Germania, Svizzera e Francia.