«Siamo pronti a colpire, se la Corea del Nord non si comporterà saggiamente» Non usa mezze parole il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump che in tweet di qualche ora fa è tornato a ribadire con forza l’intenzione degli Stati Uniti di fermare preventivamente un possibile attacco nordcoreano. Le soluzioni militari sono completamente dispiegate scrive il Presidente USA sul social network, ritwittando poco dopo l’aggiornamento del Comando USA del Pacifico, assai eloquente rispetto al livello d’allerta di aviazione e marina americane. «Mi auguro che Kim Jong Un trovi altre strade» ha chiosato il numero uno della Casa Bianca riferendosi alle minacce del leader nordcoreano di un’azione militare dimostrativa nelle acque dell’Isola di Guam, importante base navale americana.
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Military solutions are now fully in place,locked and loaded,should North Korea act unwisely. Hopefully Kim Jong Un will find another path!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 agosto 2017
Ma quanto è probabile una guerra tra Usa e Corea del Nord? Allo stato attuale la probabilità di un incidente e quindi di una possibile ritorsione immediata di una delle due parti è molto alta, opinione condivisa da molti analisti internazionali. I bombardieri nucleari B-1 dell’USAF sono rischierati a Guam, pronti al lancio di ordigni “stand-off”, vale a dire con capacità di colpire a lunga distanza i propri obiettivi.
#USAF B-1B Lancer #bombers on Guam stand ready to fulfill USFK’s #FightTonight mission if called upon to do so https://t.co/O3oVeFrNrG pic.twitter.com/IAm2qLwcWY
— U.S. Pacific Command (@PacificCommand) 11 agosto 2017
Allo stesso modo la Marina USA ha schierato mezzi navali di superficie e sottomarini dotati di missili Tomahawk a lunga gittata, armabili con testate nucleari. Insomma, la risposta a stelle e strisce ad un eventuale attacco nordcoreano potrebbe essere devastante. La tensione è altissima così come la preoccupazione delle cancellerie di mezzo mondo.
La crisi Corea del Nord-Usa preoccupa la Russia che ha deciso di rafforzare i sistemi anti-aerei nell’estremo oriente del paese. «Il rischio di un conflitto militare è molto alto» ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. L’aumento della tensione non piace neanche ad Angela Merkel, che si è dichiarata contro una soluzione militare alla crisi: «Non vedo la possibilità di una soluzione militare a questo conflitto – ha detto – ma piuttosto vedo che si deve lavorare in modo consistente, come abbiamo visto fare al consiglio di sicurezza dell’Onu».