Aveva solo 14 anni, Aurora Cerullo, l’adolescente che ieri 14 aprile ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dal balcone della sua abitazione, a Venaria (Torino). I suoi ‘amici’ la schernivano, la bombardavano continuamente con frasi offensive e continui sfottò nei social network, perseverando nella istigazione al suicidio. Dopo mesi di angherie la sua esistenza era diventata un inferno, a tal punto che quella esile ed insicura ragazza ha deciso che la sua vita non valeva la pena di essere vissuta.
“Sei un cesso, vatti a nascondere”, “Sei la vergogna delle 2000”, questi sono solo alcuni degli strali lanciati contro di lei. Aurora è un’altra vittima del Cyberbullismo, stavolta nato sul sito di messaggistica istantanea che va tanto di moda tra gli adolescenti d’oggi, Ask.fm. Aurora aveva un aspetto esile, gracile, reso tale da una malattia congenita ai reni, che la faceva sembrare più giovane della sua reale età, rendendola, per questo, oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei.
Così la decisione, lunedì mattina all’alba: lanciarsi nel vuoto dal sesto piano del palazzo in cui viveva a Venaria, in via Paganini 35. A ritrovarla esanime, nel cortile, un vicino di casa. I genitori e sua sorella non si danno pace perché non sono riusciti a scorgere il suo dolore, non si erano accorti della sofferenza con cui Aurora, da mesi, stava facendo i conti. Eppure solo qualche giorno fa aveva scritto sul suo profilo Facebook: “Andrò in Spagna, questa sarà l’estate più bella”.