Dario Fo torna in teatro con il suo spettacolo “Lu Santo Jullàre Françesco”, la sua opera sul Santo di Assisi realizzata quindici anni fa ed ora rivista e riletta per l’allestimento meneghino. E l’occasione di ammirare il premio Nobel sul palcoscenico del Teatro Arcimboldi diviene anche un’opportunità di solidarietà e beneficenza: il ricavato della serata, peraltro a prezzi decisamente popolari, è destinato al progetto di “Slow Food for Africa”.
Dario Fo racconta e reinterpreta i protagonisti de Lu Santo Jullàre Françesco, ovvero personaggi dell’Italia medievale: dai semplici ai Cardinali per giungere fino ai Papi. La realtà storica e le leggende popolari si mescolano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del santo umbro: la richiesta di approvazione della Regola a Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi. Rileggendo leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi tre secoli Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Un eretico di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice.
Grande entusiasmo tra il pubblico incantato dalla presenza scenica di Fo che, in barba ai suoi ottantotto anni compiuti pochi giorni fa, recita, racconta, gesticola con efficacia straordinaria. Tutto esaurito al Teatro Arcimboldi, con più di 2.500 persone giunte per ammirare il maestro Fo. Lo spettacolo viene rivisto, riattualizzato, partendo da Papa Bergoglio che proprio sul Santo di Assisi ha improntato il proprio pontificato.
Chapeau ancora una volta per Dario Fo.
Fotografie di Pier Luigi Balzarini