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Dazi Usa su prodotti Ue, colpito il Made in Italy su formaggi e prosciutti

Il verdetto della Wto sui dazi Usa contro l’Unione Europea parla chiaro: dal prossimo 18 ottobre 2019 via libera alle tariffe sui beni d’importazione Ue per 7,5 miliardi di dollari, pari a 6,8 miliardi di euro. A renderlo noto il dipartimento del Commercio statunitense, dopo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio, che attribuisce agli Stati Uniti il diritto di applicare dazi sui prodotti importati dall’Europa, come compensazione per gli aiuti concessi al consorzio aeronautico Airbus. La sentenza del Wto rappresenta un nodo critico nella battaglia tra Airbus e Boeing – che dura da 15 anni presso l’Organizzazione – minacciando di rendere ancora più tese le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione europea.

Dazi Usa contro Ue, l’Italia colpita su formaggi e prosciutti

Un’imposta, quella dei dazi Usa, che grava ovviamente anche sul Made in Italy, colpito nei prodotti simbolo del Belpaese: pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto ‘bastonati’ da una tariffa del 25%; salvi invece l’olio d’oliva e il prosecco. Tanto emergerebbe dalla lista dei prodotti pubblicata dalle autorità americane dopo la sentenza del Wto. Tra gli altri figurano anche il whiskey scozzese, i vini francesi, l’Emmental svizzero e la groviera, mentre dazi del 10% sono previsti sugli aerei commerciali. Secondo quanto confermato da Robert Lightizer, responsabile Usa per il commercio, “I dazi scatteranno il 18 ottobre”.

Di Maio: “L’Italia difenderà i suoi interessi nazionali”

“Una grande vittoria per gli Stati Uniti, una vittoria da 7 miliardi di dollari”, ha affermato orgoglioso Donald Trump. Di Maio, invece, dal canto suo fa sapere: “L’Italia difenderà i suoi interessi nazionali su ogni campo, specie quello economico e commerciale”. Anche il premier Giuseppe Conte si è espresso in merito: “L’Italia – ha affermato – si rende perfettamente conto che c’è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Ue non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea, tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche”.

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