I titoli di Stato sono stati venduti con tassi a due anni più bassi, sulla scia dell’ottimismo riguardante il ruolo che l’ex primo ministro Mario Monti avrà nel prossimo governo. Il Tesoro oggi a Roma ha venduto 3 miliardi di euro di debito a 10 anni al tasso del 4,48%, contro il 4,45% della precedente asta del 29 novembre, che è stata la più bassa dal novembre 2010. Il Tesoro ha venduto anche 2,9 miliardi di euro in obbligazioni con scadenza 2017 a un tasso del 3,26% rispetto al 3,23% del 29 novembre. L’asta sui titoli di oggi, la prima vendita di medio lungo termine da regolare nel 2013, viene definita dai mercati come un test per l’Italia iniziato il 23 dicembre da quando Mario Monti ha annunciato che avrebbe preso in considerazione la candidatura a premier della coalizione centrista che sostiene il suo programma economico alle elezioni politiche previste per il 24-25 febbraio. Il Tesoro ha venduto inoltre 8,5 miliardi di titoli di stato nella giornata di ieri. “Molti investitori stanno ritenendo che la trasformazione del premier italiano Mario Monti da tecnico a politico garantirà stabilità post-elettorale,” ha dichiarato via e-mail dopo l’operazione di vendita Nicholas Spiro, direttore generale di Spiro Sovereign Strategy a Londra. “L’effetto ‘Monti’ è ora in lizza con l’effetto ‘Draghi’ a sostegno del mercato obbligazionario in Italia”. Il presidente della BCE, Mario Draghi, nel mese di luglio si è preso l’impegno a fare “tutto il possibile” per difendere l’euro dimostrandosi un efficace garanzia contro l’aumento dei costi finanziari italiani.
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