Matteo Renzi ostenta sicurezza all’ingresso del Consigli dei Ministri che varerà in serata il Documento di economia e finanza (Def) con i tagli alla spesa richiesti dalla Ue e auspicabili per liberare le risorse necessarie alla crescita. “Le coperture ci sono da 20 giorni, non sono preoccupato”, ha detto ai giornalisti dicendo di non aver intenzione di fare notte e di aver preparato “solo 82 slide” sui tagli alla sanità.
Battute a parte, i tagli che si preparano saranno consistenti soprattutto nel comparto sanitario, mentre sono scongiurate riduzioni di risorse destinate alla sicurezza: il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha detto che nel 2014 ci saranno 700 milioni in più da spendere.
Il Governo è alla disperata caccia di risorse per il taglio da 6,6 miliardi del cuneo fiscale: oltre che dai tagli, dalla riduzione degli stipendi dei manager pubblici e dall’aumento del gettito Iva (2,2 miliardi), un contributo decisivo potrebbe arrivare dal raddoppio dell’imposta sulle plusvalenze delle quote Bankitalia, che passerebbe al 26%. Il Cdm potrebbe già deciderlo in serata, portando a casa di fatto le risorse per il taglio del costo del lavoro.
Il Def prevede peraltro 12 miliardi di euro di proventi dalle privatizzazioni, solo nel 2014: questa somma sarà utilizzata per la riduzione del debito pubblico. I provvedimenti avranno un basso impatto sulla crescita nel 2014, che resterà al di sotto dell’1%, mentre per il 2015 il Governo prevede un Pil in avanzamento dell’1,3%.