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Denis Bergamini news incidente probatorio, i periti: “Soffocato e coricato sotto il camion da morto”

Morte Denis Bergamini news: si può ormai parlare di omicidio. Il calciatore del Cosenza deceduto il 19 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, “fu soffocato ed era già morto prima di essere coricato sotto il camion”.

Lo confermano i periti che oggi hanno partecipato all’incidente probatorio nel Tribunale di Castrovillari (CS) sulla superperizia relativa all’autopsia effettuata sul corpo del calciatore, che ha di fatto smantellato l’ipotesi del suicidio. I periti nominati dal giudice, mesi fa, per fare chiarezza sul decesso, hanno depositato ed illustrato il loro lavoro, lo ha comunicato alla stampa l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini.

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Confermata l’ipotesi della morte per asfissia e non solo: i periti hanno precisato che Denis fu posizionato già morto sotto il camion da qualcuno che ha voluto inscenare il suicidio. Già le scorse settimane inoltre era emerso che i periti nominati del gip avrebbero attribuito al soffocamento con una sciarpa la causa del decesso, scardinando in toto la la pista del suicidio seconda la quale il calciatore si sarebbe gettato sotto il camion in corsa. Ipotesi sempre rigettata con forza dalla famiglia Bergamini alla quale ora la super perizia dà ragione. Dopo due archiviazioni, adesso la terza inchiesta avviata sul decesso del calciatore potrebbe portare finalmente alla verità sulla vicenda. Risultano indagati indagati l’ex fidanzata dell’epoca del calciatore, Isabella Internò, e l’autista del camion, Raffaele Pisano.

La famiglia Bergamini ora è fiduciosa e spera nel processo: “L’esito dell’incidente probatorio ha dato toni più netti rispetto a quello che aveva già dato la perizia in quanto certe frasi che potevano essere interpretate in maniera ambigua, è stato ben spiegato, avevano invece un significato univoco”, ha dichiarato il legale della famiglia, Anselmo, a Il Resto del Carlino, “Noi riteniamo di sì, ma è chiaro che questo dipende dal procuratore e non da noi. E anche su chi e quanti saranno gli imputati dipende dal procuratore non da me […] Adesso – ha aggiunto il legale – il fascicolo torna nelle mani del procuratore, il quale, quando riterrà esaurite le indagini noi auspichiamo chiederà il rinvio a giudizio”.

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