Secondo gli esperti, la depressione nel prossimo futuro sarà la seconda malattia più diffusa nella società contemporanea dopo il cancro. Chi non conosce o non ha mai vissuto in prima persona questa tremenda patologia, spesso non si rende conto di quanto possa essere invalidante e di come sia in grado di bloccare l’esistenza di chi ne è affetto fino ad annullare completamente la sua vita. Queste sono solo alcune delle innumerevoli azioni che una persona depressa smette di fare.
Mangiare: in questo caso possono capitare due situazioni estreme,le persone affette smettono di mangiare, dimagriscono e perdono sensibilmente peso, fino 10 chilogrammi in poche settimane. Altre, invece, perdono totalmente il controllo e ingrassano a dismisura.
Uscire: la depressione è come un macigno oscuro che gravita sempre più vicino alla nostra coscienza, fino a piombarci addosso con tutto il suo peso. Così, iniziamo a evitare l’aria aperta, le camminate, le uscite con gli amici, il cinema e tutte quelle azioni quotidiane che prima trovavamo semplici e genuine.
Dormire: anche in questo caso le situazioni si estremizzano in due possibilità, o si dorme poco, rimanendo a osservare tutta la notte il soffitto, oppure si dorme molto di più, anche tutto il giorno, nella speranza di evitare il mondo reale e la sofferenza che esso comporta.
Sorridere: la persona depressa non riesce più a farlo. Spesso non piange, non butta fuori lacrime di disperazione poiché la sua sofferenza è talmente profonda da annullare tutte le sue azioni. Si diventa di pietra, una statua o un involucro vuoto senza scopo.
Prendere decisioni: quando si è depressi ogni possibilità sembra essere quella sbagliata. Non sappiamo più decidere né per gli altri, né per noi stessi e si entra in un circolo vizioso fatto di paura, rinunce e perdita di autostima.
Concentrarsi: i pensieri diventano così morbosi che occupano quasi totalmente l’arco della giornata. Quel macigno che prima gravitava sulle nostre teste, ora è appeso al collo e cerca di portarci giù, in fondo all’abisso più oscuro del nostro animo.
Smettere di sentirsi utili: è un pensiero molto specifico di chi soffre di depressione. Non essere più importanti per niente e per nessuno. Sentirsi inutili al mondo e alle persone che ci circondano. Diventiamo parte di quel macigno e rendiamo la nostra realtà sempre più buia.
Smettere di amare se stessi: ci si sente così inutili, così estranei al mondo da essere un peso per gli altri. Da questo momento in avanti non riusciamo più a guardarci allo specchio senza pensare a quanto ci odiamo per ciò che siamo. Ci assilla il pensiero della morte e del suicidio come risoluzione di tutta la nostra infelicità e di quella degli altri.
Smettere di curarsi: il nostro aspetto fisico non ha più alcuna importanza. Se siamo inutili, se non serviamo a nulla, cosa importa se ci laviamo i denti, se ci facciamo una doccia, se mettiamo dei vestiti puliti? Il nostro aspetto è l’eco di una sconfitta.
Smettere di lavorare: se quello che facciamo è inutile e pensiamo che non ci potrà mai portare da nessuna parte, allora perché lavorare? Perché alzarsi presto al mattino ed essere un peso per i nostri colleghi e il nostro capo? Non abbiamo più voglia di fare niente, perché noi non valiamo niente.
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