La depressione è una malattia sempre più diffusa sia in Italia che nel resto del mondo. Secondo un sondaggio, gli italiani la considerano la seconda malattia più grave, subito dopo il cancro. Esistono, però, alcuni dettagli che non tutti conoscono. Lo psichiatra e presidente del Global Medical Education, Prakash Masand, spiega: “Sfortunatamente molte persone sanno sulla depressione solo ciò che ascoltano in TV oppure nei film, oppure danno per buone le cose che dicono a proposito gli amici o i conoscenti“. Masand ha stilato così una lunga lista di cose da sapere assolutamente su questa malattia: eccone 10 tra le più importanti.
Le donne sono più a rischio: secondo Prakash Masand, le donne hanno più possibilità di sviluppare un disturbo depressivo. Nella media dei casi, l’insorgenza si verifica attorno ai 32 anni di età.
Pensare al suicidio: le persone affette da depressione, oltre ai diversi sintomi che possono colpirli sia a livello fisico che mentale, ne hanno, spesso, uno molto comune. Si tratta del pensiero del suicidio. Le persone depresse hanno infatti una possibilità 5 volte maggiore di commetterlo.
Anche i giovani ne soffrono: secondo uno studio, un adolescente su dieci soffre di disturbi depressivi dall’età di 18 anni. Secondo Masand, rispetto a quella degli adulti, la depressione negli adolescenti è legata principalmente agli sbalzi d’umore e ai disturbi psicosomatici.
Rischio infarto: le persone affette da disturbo depressivo hanno un rischio maggiore di incorrere in un attacco cardiaco. Secondo i ricercatori, i sintomi depressivi possono minare la salute fisica e mentale e accentuare problemi già esistenti.
Attenzione ai cambi di stagione: può succedere che dall’inverno alla primavera o dall’estate all’autunno, si possa incorrere in sbalzi d’umore. Questi, però, non devono essere confusi con la depressione vera e propria che ha un’altra natura.
Lo yoga è in grado di aiutare: quando si fa esercizio, che sia yoga o corsa, il nostro corpo rilascia endorfine che provocano una sensazione di piacere e positività nel nostro organismo.
Correlazione tra pensiero del suicidio e depressione: secondo Masand vi è un collegamento, soprattutto nei bambini e nei giovani sotto i 24 anni. Queste fasce di età devono essere tenute sotto controllo.
Più si è aperti ed elastici, minore è il rischio: non si sanno ancora le cause di questa particolarità ma, secondo Masand, è probabile che le persone con una forte apertura mentale siano più capaci ad adattarsi alle situazioni e ai rischi e non si lasciando andare facilmente alle avversità.
Cause poco conosciute: è stato dimostrato come alcune cure, ad esempio quelle a base di steroidi, possano indurre o contribuire a uno stato depressivo. In questi casi è sempre buona norma consultare uno specialista.
Depressione e disturbo bipolare non sono la stessa cosa: si tratta di due malattie molto diverse. Spesso, però, i sintomi possono essere facilmente confusi. In questo caso sta al medico informarsi correttamente sulla storia clinica del soggetto.
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