Detrazioni figli a carico 2018, quali sono i requisiti, qual è il limite di reddito? Come si calcola? Come funziona? Ecco cosa cambia con la Legge di Bilancio 2018 approvata lo scorso dicembre. Anzitutto, aumenta la soglia di reddito entro la quale i figli possono essere considerati a carico fiscale dei genitori, condizione che consente di accedere alle agevolazioni previste dalla legge (articolo 12 del TIUR) per chi presenta la dichiarazione dei redditi, ovvero i modelli 730 o Redditi (ex Unico). Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Detrazioni figli a carico 2018: cosa è il Bonus Figli?
La detrazione per i figli a carico consiste in un importo che si può sottrarre dalle tasse, cioè che diminuisce l’Irpef dovuta (l’imposta sul reddito delle persone fisiche): l’importo varia a seconda del numero dei figli a carico, della loro età, della presenza di figli disabili e del reddito complessivo del genitore. I calcoli effettuati nel cedolino sono provvisori, solo con il conguaglio fiscale o con la dichiarazione dei redditi si può conoscere l’importo definitivo della detrazione spettante.
Gli USA fanno una riforma fiscale da 1500 miliardi di $. Cambiano tutto ma tengono le loro 7 (!) aliquote IRPEF (10,12,22,24,32,35,37%). La FLAT TAX non interessa a nessuno. Per ridurre le tasse in Italia agiamo sulle detrazioni per i figli a carico, non inseguiamo idee superate
— Marco Leonardi (@marcoleonardi9) 7 gennaio 2018
Detrazioni figli a carico 2018 requisiti: ecco chi ne ha diritto
Quando un figlio è detto “a carico”? Come detto in apertura, con la nuova legge di bilancio 2018 si intende un figlio a carico fin quando: “il suo reddito annuo non supera i 2840,51 euro. Dal 2019 l’importo del reddito annuo è aumentato a 4mila euro per i figli under 24.” Qualora il figlio a carico superi i redditi pattuiti il lavoratore dovrà tornare il conguaglio.
La detrazione, normalmente, spetta ad entrambi i genitori al 50%, salvo accordo che preveda la detrazione al 100% in favore del genitore col maggior reddito. Se un genitore è a carico dell’altro, il beneficio spetta nella misura del 100% a quest’ultimo.
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Detrazioni figli a carico 2018 requisiti genitori separati: ecco come funziona
Detrazioni figli a carico 2018, quali sono i requisiti per i genitori separati?
- affidamento ad uno solo dei genitori: spetta al 100% al genitore affidatario, salvo diverso accordo che ripartisca la detrazione al 50% o la attribuisca interamente al genitore col reddito più elevato;
- affidamento congiunto o condiviso, figli maggiorenni (non affidabili): spetta al 100% al genitore affidatario, salvo diverso accordo che ripartisca la detrazione al 50% o la attribuisca interamente al genitore col reddito più elevato;
- imposta incapiente del genitore avente diritto alla detrazione: il genitore incapiente può devolvere all’altro la detrazione non fruita, e questi è tenuto a riversare l’intera detrazione, o il 50%, in caso di affidamento congiunto.
- Per i genitori non sposati, se ci sono provvedimenti di affido, vale la disciplina applicabile ai genitori separati o divorziati; se non ci sono provvedimenti di affido, vale la disciplina applicabile ai genitori coniugati
Detrazioni figli a carico 2018: come fare domanda
La detrazione per figli a carico 2018 viene automaticamente calcolata in sede di dichiarazione dei redditi: il contribuente, affinché la detrazione possa essere calcolata, deve inserire nel modello di dichiarazione, nel quadro familiari a carico, i codici fiscali dei figli a carico, specificando:
- per quanti mesi risultano a carico;
- se sono minori di 3 anni o portatori di handicap;
- qual è la percentuale di carico (deve essere uguale per tutti i figli).
Detrazioni figli a carico 2018: come si calcola l’importo
Come si calcola l’importo delle detrazioni fiscali 2018? Come riportato dagli esperti del settore de LaLeggePerTutti, ecco una tabella esaustiva dei calcoli per la detrazioni figli a carico 2018:
- figlio minore di 3 anni: 1.220 × [(95mila – reddito complessivo) / 95mila];
- figlio da 3 anni in su: 950 × [(95mila – reddito complessivo) / 95mila].
- Per ogni figlio, il minuendo e il divisore (cioè i 95mila euro) sono aumentati di 15.000 euro. Ad esempio, se si hanno 3 figli la detrazione, per ciascun figlio, sarà pari alla seguente espressione:
- 220 × [(125mila – reddito complessivo) / 125mila] se il figlio ha meno di 3 anni;
- 950 × [(125mila – reddito complessivo) / 125mila] se il figlio ha da 3 anni in su.
- I 95mila euro sono dunque aumentati di 15mila per il 2° figlio e di ulteriori 15mila per il 3° figlio, sino ad arrivare a 125mila euro.