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Dimissioni Fioramonti: Alessandro Di Battista verso il ministero dell’Istruzione?

Sono le ultime ore per Lorenzo Fioramonti da ministro dell’Istruzione, università e ricerca. L’indiscrezione circola dal 23 dicembre scorso, nelle ore immediatamente successive all’approvazione della manovra 2020 alla Camera. L’addio di Fioramonti è ormai certo, anche se non ancora ufficiale: in questi minuti diverse agenzie confermano che le dimissioni saranno rese note con tutta probabilità tra domani e venerdì 27 dicembre. Per sostituire il ministro in quota M5S circolano diversi nomi, tra cui quello dell’attuale presidente della Commissione bicamerale antimafia, Nicola Morra.

alessandro di battista ministro

Ma le voci che si rincorrono in queste ore danno in prima fila per la poltrona di nuovo ministro dell’Istruzione Alessandro Di Battista. Sì, avete letto bene. Quel Di Battista, anima movimentista dei pentastellati, che sembrava destinato a restare nel “freezer” almeno fino alla prossima campagna elettorale. Invece i ben informati sostengono che non andrà così e che vedremo presto “Dibba” sulla poltrona (caldissima) di chi avrà le redini dell’istruzione e della ricerca, due settori martoriati dall’austerity della Manovra 2020.

Alessandro Di Battista ministro: una “ciambella” natalizia per Di Maio

L’ingresso di Alessandro Di Battista nell’esecutivo giallorosso rappresenterebbe una grande boccata d’ossigeno per il Movimento 5 Stelle, sfiancato dai dissidi interni e dalla opaca leadership di Di Maio. E sarebbe proprio il capo politico del M5S a spingere in queste ore per convincere il titubante “amico” a fare il salto della quaglia e a lasciare il suo dorato rifugio familiare. Andrà davvero così? Di Maio avrà la sua ciambella di salvataggio natalizia? Lo sapremo tra poche ore, quando saranno formalizzate le dimissioni di Fioramonti, già nel mirino della “macchina” dell’esautorazione che sempre colpisce chi decide di “abbandonare la nave” durante la tempesta. E’ infatti emerso in queste ore (ne scrive anche il Corriere della Sera, ndr) che il titolare del dicastero dell’Istruzione sarebbe tra i deputati M5S a non aver rispettato l’obbligo del rimborso di parte degli emolumenti dovuti al movimento dai parlamentari. Per la poltrona di Fioramonti, che più volte ha annunciato e poi non dato le dimissioni da ministro, nelle scorse settimane sono stati fatti altri nomi, ma certo quello di Di Battista sarebbe il più gradito all’elettorato dei 5 stelle.

Alessandro Di Battista ministro

Chi è Alessandro Di Battista

Classe ’78, romano, Alessandro Di Battista, è laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo all’Università di Roma Tre. Ha poi ottenuto un master di secondo livello in tutela internazionale dei diritti umani alla Sapienza di Roma. Ha iniziato la sua carriera lavorando nella cooperazione internazionale, prima negli USA quindi in Guatemala e poi in Congo, dove si è occupato di Microcredito. Nel 2009 si è candidato alle amministrative di Roma, non risultando eletto, con la lista “Amici di Beppe Grillo”. E’ un pentastellato della prima ora, ma la sua esplosione politica è del 2012, quando diventa portavoce M5S della sua regione. Poi nel 2013 l’elezione in Parlamento e la nomina a vicepresidente della Commissione affari esteri e comunitari. Diventa presto uno dei maggiorenti del Movimento, nonostante le numerose polemiche dovute alle sue esternazioni. La più celebre quella contenuta in un lungo post dedicato all’Isis, in cui sosteneva la necessità del dialogo con i terroristi dello stato islamico.

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