La situazione lavorativa in Italia resta sempre critica, a nulla sono valsi i pochi accenni di ripresa relativi al 2013. A luglio la disoccupazione si ferma alla solita percentuale 12%, praticamente identica rispetto al mese di giugno anche se resta in aumento su base annua con un rialzo di 1,3 punti.
Sono sempre i giovani ad indossare la maglia nera: il tasso di disoccupazione giovanile secondo i dati registrati per il mese di luglio è pari al 39,5%. Nel secondo trimestre tra i 15-24enni il tasso sale al 37,3% (+3,4 punti), con un picco del 51% per le giovani donne del Mezzogiorno. In questa seconda parte di trimestre gli occupati in Italia sono diminuiti di 585.000 unita’ rispetto ad un anno prima (-2,5%) ma la ferita più profonda la detiene il Mezzogiorno: -5,4%, pari a -335.000 unità.
L’incremento maggiore diffuso su tutto il territorio nazionale, riguarda per almeno il 50% dei casi, le persone con almeno 35 anni. In quasi otto casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da almeno 12 mesi. L’incidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o più) sale dal 53,1% del secondo trimestre 2012 all’attuale 55,7%.