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Donne e Business, un connubio sempre più vincente!

12/11/2012 09:03

Recenti ricerche dimostrano che le donne rappresentano un mercato enorme e variegato proprio grazie al potere decisionale che negli ultimi 10 anni hanno conquistato.
Considerando infatti il volume delle transazioni in ambito “Consumer” e considerando una famiglia composta da moglie e marito, le donne influenzano la decisione come segue:

94% nelle mercato dell’arredamento
92% nel settore delle vacanze
91% nel mercato delle cose per la casa
80% nel mercato della sanità
60% nel settore delle quattro ruote
51% nel mercato dell’elettronica di consumo

Questi numeri rappresentano la situazione negli Stati Uniti ma in realtà non cambiano molto in Europa e neanche in paesi dove non ti aspetteresti un’influenza decisionale così marcata delle donne. Grazie alle tecnologie web ed agli smartphone, tutti possono facilmente avere voce in capitolo e decidere gli acquisti a prescindere dalla culttura.

La domanda sorge spontanea, chi gestisce le aziende che producono articoli la cui scelta d’acquisto è determinata dalle donne? Ovviamente sempre di più le donne!
Probabilmente la situazione non è ancora bilanciata visto che delle 500 aziende top della rivista Fortune, a Luglio di quest’anno, solo 20 sono gestite da donne.
E’ però anche vero che 20 è il record di sempre, con manager di alto livello come Virginia Rometty o Meg Whitman che sono a capo di conglomerate come IBM e Hewlett-Packard, aziende che operano in settori tradizionalmente dominati dalla presenza da manager uomini.

Meg Whitman, CEO di Hewlett-Packard

Come detto, questo trend è inequivocabile e presente ovunque, dall’India, dove il numero di donne CEO è maggiore degli uomini ma anche nel medio oriente, in Africa, in Cina e naturalmente in Europa. Trend che è ancora più evidente se si prendono in considerazione aziende di piccole e medie dimensioni.
Daniel Burrus, nel suo libro “Flah foresight”, sottolinea come questo trend fosse piuttosto facile da prevedere. Nel mondo di oggi le strategie sono costruite sempre sulla base delle certezze e una delle poche certezze sono le relazioni, che è proprio l’ambito in cui le donne fanno la differenza. Uomini e donne hanno un approccio diverso alla costruzione delle relazioni ed è il sesso debole a mostrare maggiori capacità, mentre l’uomo è forse più portato all’organizzazione.
Ma con l’avvento del web e soprattutto dei social network, la comunicazione ha assunto un ruolo primario. La capacità di creare interazioni e comprenderle è di fondamentale importanza cosi come la capacità di avere un pensiero di tipo “sistemico” che permette di vedere a colpo d’occhio il risultato di un puzzle e non di soffermarsi su ciascun pezzo di esso.
Burrus sostiene quindi che oltre ad avere migliori doti interpersonali e comunicative, le donne si trovano più a proprio agio in un ambiente collaborativo. Non solo, sono le persone adatte a riorganizzare aziende a compartimenti stagni dove la comunicazione non fluisce e men che meno la collaborazione.
Oltre a ciò, le donne hanno passione per il prodotto o il servizio o per l’azienda per cui lavorano e sono maggiormente guidate dalle emozioni. Gli uomini tradizionalmente nascondoo le emozioni mentre la passione che guida le donne è preziosa per gestire situazioni come il lancio di un business, di una marca o di un’iniziativa. Anche gli uomini possono avere passione ovviamente, ma si tratta di un’emozione più controllata i cui effetti benefici sono meno evidenti.

Infine, le donne stanno assumendo sempre di più una caratteristica che una volta era di esclusiva dell’uomo: “sanno prendersi dei rischi”. L’atteggiamento decisionista e la determinazione con cui il manager uomo sà prendere decisioni non prive di rischi è uno degli elementi che nel passato ha portato gli uomini a capo di aziende ed organizzazioni. Adesso però anche le donne dimostrano di saper non indugiare e prendere decisioni calcolate e rischiose in modo efficace.
Come Burrus stesso afferma, queste argomentazioni possono apparire generiche ma sono effettivamente basate su fatti empirici. In generale è la diversità che permette di trovare soluzioni migliori alle sfide, non solo la diversità razziale ma anche quella che sussiste tra i sessi. Nei prossimi anni, conclude Burrus, ci saranno dei grandi cambiamenti nel modo in cui venderemo, faremo marketing, formeremo, comunicheremo, collaboreremo ed innoveremo. Avremo bisogno di maggiore varietà e diversificazione nel mondo del lavoro e solo coloro i quali sapranno lavorare in modo comunicativo e collaborativo potranno sfruttare le opportunità che deriveranno dai cambiamenti.

Questo porterà all’ingresso di un numero sempre maggiore di donne manager in azienda o in politica. Donne che dovranno essere supportate dagli uomini con lo scopo di creare equilibrio e permettere ai nuovi ambienti di lavoro di prendere piede.