Li abbiamo letti durante l’adolescenza, ci hanno fatto sognare amori impossibili e passioni folli. I libri della letteratura classica romantica ci hanno fatto piangere per conclusioni felici o finali tristi, e le loro eroine sono oggi più attuali che mai e ognuna di noi può identificarsi in almeno una di queste protagoniste. Rivoluzionaria, spirito libero, radical chic, vittima o martire; in quale di queste 5 eroine della letteratura vi riconoscete?
– “Jane Eyre”dell’omonimo libro di Charlotte Bronte è una rivoluzionaria: fiera, intelligente, indipendente, una donna moderna che va contro le convenzioni sociali. Vive una storia d’amore insolita e passionale, senza calpestare mai sua dignità, neanche nei momenti più neri.
– In “Cime Tempestose” di Emily Brontë, Catherine è vittima di un sentimento oscuro, distruttivo, ossessionante, indissolubile a tal punto che neanche la morte riuscirà a scioglierlo. E anche se sposerà un altro uomo, preferendo una vita tranquilla e agiata, il suo spirito libero troverà la pace solo quando sarà finalmente unita alla sua vero amore.
– La Elisabeth di “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen, delle cinque sorelle Bennet è la più amata dal padre perché la più dotata d’intelligenza, tanto da farla stimare sia dagli uomini che dalle donne. Sensibile e femminile è comunque capace di superare il muro del suo orgoglio e dei suoi pregiudizi per amare l’uomo che detestava: una vera radical chic.
– Anna in “Anna Karenina” di Lev Tolstoj, è un’eroina tragica, una donna che rimane vittima della passione, di un amore devastante, che diventerà per lei una dipendenza, un’ossessione a tal punto da farle perdere tutto, anche se stessa. Anna rinnega il suo mondo, vuole qualcosa che non può avere solo perché al di fuori delle convenzioni sociali e delle regole dell’epoca e rimane vittima delle sue scelte.
– Henry James in “Ritratto di Signora” descrive la storia di Isabel, una donna bella, indipendente, ambiziosa, intelligente, curiosa, ma tuttavia molto ingenua. Dopo aver ereditato un’ingente somma di denaro, che fa di lei una donna molto ricca, si innamora e s’immola all’uomo sbagliato, che la rende vittima di una violenza psicologia quotidiana. Isabel è una martire, dipendente dal suo carnefice tanto da non riuscire a spezzare la catena che lo lega a lui.