Triplice fischio, finisce la partita tra PSB Pistoia e Porcari valida per il campionato Allievi 1997. Tutti negli spogliatoi e poi a casa. Uno dei giovani calciatori però non è soddisfatto dell’arbitraggio e decide di spiegare lo strascico polemico a modo suo. Siamo nel 2014 e il direttore di gara non va affrontato viso a viso, ma con gli strumenti che la tecnologia digitale mette a disposizione.
Il giocatore della PSB Pistoia arriva a casa e accende il computer, si collega a internet e trova nome e cognome dell’arbitro, reo di aver rovinato la prestazione della sua squadra. Apre facebook e si mette a scrivergli tutto quanto avrebbe dovuto risparmiarsi, o – nel migliore di casi peggiori – dirgli durante la partita.
E il direttore di gara fa quello che deve fare: porta il fascicolo con l’accaduto in Procura Federale. Non all’ammistratore della pagina! Le parti in causa si sono accordate per una squalifica di 4 giornate del calciatore e una ammenda alla società. Dove siamo finiti!?