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E’ morto Luciano De Crescenzo: addio al filosofo scrittore icona di Napoli

18/07/2019 16:55 - Aggiornamento 18/07/2019 18:00

Luciano De Crescenzo è morto oggi giovedì 18 luglio 2019 a Roma all’età di 90 anni. Nato a Napoli il 18 agosto del 1928, era da tempo ricoverato per il peggioramento delle sue condizioni di salute. A dare l’annuncio della morte la casa editrice Mondadori, che ha pubblicato quasi tutti i testi dello scrittore-filosofo amatissimo dal grande pubblico e conosciuto in tutto il mondo.

Ingegnere filosofo, Luciano De Crescenzo ha avuto il merito di raccontare, come nessun altro prima, la filosofia al grande pubblico. E una Napoli speciale e unica: la sua generosità, la capacità di tirare a campare col sorriso, l’ironia, la saggezza popolare. Era nato a Santa Lucia, nel cuore della città, e da ragazzo abitava nello stesso palazzo di un altro napoletano amatissimo, Carlo Pedersoli (il futuro Bud Spencer).

 

Credo di essere una di quelle scalette con soli tre gradini, che si trovano nelle biblioteche e che consentono di prendere i libri dagli scaffali che stanno più in alto.

Dopo essersi laureato in ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”,  capì nel 1976 la sua vera vocazione, quella di “scrittore divulgatore”. La sua opera prima, Così parò Bellavista, resta un caposaldo della divulgazione filosofica. fra il 1976 e il 1977 il suo libro vendette più di 600.000 copie e fu tradotto anche in giapponese, diventando un vero e proprio caso letterario. Nel corso degli anni Luciano De Crescenzo è diventato un autore di successo internazionale. Ha pubblicato in totale cinquanta libri, vendendo 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.

Luciano De Crescenzo ha lavorato come autore in televisione e nel mondo del cinema. Sul grande schermo esordì come attore ne Il pap’occhio (1980) nel ruolo del Padreterno, con Roberto Benigni e diretto da Renzo Arbore. Nell’84 debuttò come regista con Così parlò Bellavista, tratto dal suo best seller. Il successo del film lo portò al successivo Il mistero di Bellavista, anche questo ispirato da un suo libro.