Ogni anno veniamo letteralmente tartassati da campagne mediatiche finalizzate a sensibilizzare i possessori di bestiole di ogni foggia a non abbandonarle in virtù delle vacanze incombenti. A parole e proclami tutto fila liscio, ma nel pratico non siamo esattamente un paese che agevola la pratica di portare i membri pelosi di famiglia in hotel, residence, campeggi e, soprattutto, spiagge. I padroni dei cagnetti che abbiamo sentito e fotografato in questo servizio ci assicurano quanto sia arduo riuscire a trovare spiagge che consentano l’ingresso ai loro fedeli amici, senza parlare delle strutture che ne consentano la villeggiatura.
La zona maremmana dell’Argentario, in Toscana, è assai rinomata e gode sempre di un flusso turistico importante in virtù delle splendide spiagge impreziosite da un paesaggio circostante che riappacifica con il mondo. Ci sono poche ma esistenti spiagge che consentano l’ingresso agli animali domestici, secondo preciso regolamento, disseminate in tutta Italia. Emerge quindi, anche dal disagio espresso dei padroni intervistati, la possibilità che gli animali domestici possano fruire di maggiori strutture preposte alla loro accoglienza, spiagge comprese.
Urban post ha documentato come si sta in una spiaggia “dog free” ad Albinia, a pochi chilometri dall’Argentario: i padroni sono tutti estremamente civili, scrupolosi e i cagnetti assai ubbidienti. Peccato sia uno spettacolo che in Italia si vede di rado. Guardate, nella gallery sottostante, come si godono l’acqua i cani fortunati che i padroni portano con loro anche in vacanza
Servizio e foto
a cura di Valeria Panzeri