Mohamed Badie, 70 anni, al momento dell’arresto si trovava in un appartamento nel quartiere nordorientale di Nasr City, al Cairo. Proprio tre giorni fa durante gli scontri dove sono morte circa 900 persone è stato ucciso anche uno dei figli del leader dei Fratelli Musulmani, il 38enne Ammar.
Badie era latitante dal mese di luglio, era fuggito a causa delle accuse di incitamento alla violenza e all’omicidio di massa. Nel blitz della polizia è stato arrestato anche il portavoce dell’Alleanza delle formazioni pro-Morsi Youssef Talaat. Secondo fonti locali, Mohamed Badie sarebbe stato portato nello stesso carcere dove si trova l’ex rais Hosni Mubarak, a Torah.
Lo stesso Mubarak potrebbe essere liberato già oggi, dopo l’ordine di scarcerazione della giustizia egiziana. La polizia è intervenuta dopo essere riuscita a localizzare il luogo dove si nascondeva. Nel blitz è stato arrestato anche il portavoce dell’Alleanza delle formazioni pro-Morsi Youssef Talaat.
Appena dopo l’arresto di Badie è stato subito nominato da parte dei Fratelli musulmani, il nuovo leader: Mahmud Ezzat guida provvisoria della Confraternita soprannominato “la volpe della Confraternita”. Ezzat non gode di un buon passato giudiziario, infatti è stato arrestato più volte per adesione a una formazione illegale ai tempi di Hosni Mubarak. Padre di 5 figli è stato in passato responsabile dei ‘servizi segreti’ della formazione.
Nel Paese però, continuano i disordini, e le manifestazioni di violenza non sembrano arrestarsi. Proprio nella serata di lunedì 19 le forze di sicurezza hanno ucciso per errore un giornalista del quotidiano filo-governativo Al-Ahram, Tamer Abdel Raouf, mentre il collega di un altro giornale sempre vicino al Cairo, Al Gomhuriya, è rimasto ferito.
Intanto continuano le pressioni da parte della comunita’ internazionale, il rischio potrebbe essere la formazione di un eccessivo radicalismo terrorista. Per domani sarà organizzato un summit d’emergenza dei ministri degli Esteri a Bruxelles per decidere come darsi da fare.