Sul perché Elena Ceste si trovasse in uno stato di prostrazione, come racconta il marito, è una delle domande che dalla trasmissione di Retequattro, Quarto Grado, viene fuori in modo preponderante. Le ipotesi avvalorate in studio dagli esperti e giornalisti sono diverse, ma essenzialmente due: o la Ceste aveva sensi di colpa per presunte storie extraconiugali e il marito aveva contribuito ad accentuare la sua sofferenza o il marito in un’ipotetica lite con la moglie l’avrebbe aggredita fino ad ucciderla. Al momento nessuna prova conforterebbe qualcuna delle ipotesi avanzate.
Durante la trasmissione di Retequattro sotto la lente d’ingrandimento sono passate le incongruenze nelle dichiarazioni e nel comportamento del marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti. In studio come tra l’opinione pubblica italiana gli ospiti si dividono tra colpevolisti e innocentisti rispetto alla posizione del marito. Ciò che desta più sospetti secondo le ricostruzioni giornalistiche è l’eccessiva fretta del marito nel convincersi che la moglie fosse scomparsa, tenendo subito dopo “comportamenti anomali”.
Importanza eccezionale potrebbe avere il telo verde ritrovato nel canale accanto al corpo di Elena Ceste, simile ai teli usati dal Buoninconti nel suo orto. Se si trovassero tracce biologiche sul telo si potrebbe, forse, stabilire la causa della morte della giovane madre di Costigliole d’Asti. Infine Ilaria Mura ha incontrato “l’uomo delle cave”, il quale ha dichiarato che non aveva percezione del malessere di Elena e non gli è mai sembrata una donna con intenti suicidi. L’uomo descrive la sua ex compagna di scuola come una madre che amava i suoi figli, che non aveva intenzione di lasciare il marito. Mentre ha descritto il proprio rapporto con la Ceste di semplice amicizia