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Elena Ceste, il padre rivela: «Michele Buoninconti in carcere sta bene», intanto i figli reagiscono al dolore

Omicidio Elena Ceste: lo scorso 25 ottobre la giovane madre uccisa nel 2014 avrebbe compiuto gli anni. Com’è noto per il suo delitto è in carcere il marito, nonché padre dei suoi 4 figli, Michele Buoninconti, condannato a 30 anni di reclusione. Un triste anniversario per gli anziani genitori, che da quando la donna è stata uccisa sono, di fatto, diventati i tutori dei quattro ragazzi, giacché l’ex vigile del fuoco di Costigliole D’Asti con la sentenza definitiva della Cassazione ha perso la patria potestà.

ELENA CESTE NEWS

I signori Ceste pochi giorni fa sono stati intervistati a Pomeriggio Cinque, occasione per la coppia di ringraziare l’Associazione Orecchio di Venere che ha deciso di installare una panchina rossa in memoria di Elena e di tutte le donne vittime di femminicidio. Un simbolo contro la violenza di genere che è stato collocato davanti alla chiesa della frazione Santa Margherita che elena era soliat frequentare. La cerimonia è avvenuta alla presenza dell’amministrazione comunale di Costigliole e del Centro antiviolenza Orecchio di Venere, dei genitori di Elena, del questore di Asti, del comandante provinciale dei carabinieri ed altre personalità. “La nostra speranza è che cessi questa violenza sulle donne”, ha detto mamma Lucia, che assieme al marito si sta occupando dei 4 nipoti. “I quattro figli di Elena crescono, sono alti, da loro abbiamo un grande sostegno [..]Avrei voluto che fossero stati qua i genitori a vederli crescere così bene”.

michele buoninconti condannato cassazione

I quattro figli di Elena oggi sono adolescenti e la primogenita ha terminato di studi. Ora ha deciso di trovare un lavoro per aiutare economicamente i nonni a crescere lei e i suoi fratelli. Il padre di Elena in lacrime ha poi rivelato di avere ricevuto una lettera da parte dell’ex genero, Michele Buoninconti, di recente trasferito nel carcere di Alghero, in Sardegna, dove sta studiando per laurearsi in Economia e Commercio. “Dice che lui in carcere sta bene”, ha asserito il signor Ceste, che insieme alla moglie non riesce a perdonarlo per ciò che ha fatto. Michele, è noto, si professa da sempre innocente ed è decisamente improbabile che un giorno arrivi a confessare il delitto. I suoi quattro figli hanno sempre rifiutato di vederlo e dal giorno dell’arresto (29 gennaio 2015) hanno interrotto ogni contatto con lui.

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