Batosta per Michele Buoninconti. Il vigile del fuoco 46enne, in carcere perché condannato in primo grado a 30 anni per l’omicidio della moglie, Elena ceste, non potrà vedere i suoi tre figli. Questo quanto deciso dai giudici, almeno fino a quando il suo iter giudiziario non potrà dirsi definitivamente concluso.
Gli avvocati di Buoninconti, Enrico Scolari e Chiara Girola, avevano presentato istanza al Tribunale civile di Torino per chiedere che il loro assistito potesse incontrare i figli in carcere durante la detenzione. Figli che non vede dal giorno del suo arresto, avvenuto il 29 gennaio 2015.
Interpellati dal giudice del tribunale dei minori, i ragazzini, affidati ai nonni materni, avevano espresso la volontà di non rivedere il padre e ieri il giudice ha assecondato il loro volere. “Crediamo sia l’esito più coerente e in grado di tutelare i minori nel loro percorso di ricostruzione e di formazione dopo la morte della madre” – hanno commentato dopo la sentenza del tribunale di Torino gli avvocati di parte di civile – “Il giudice ha accolto la nostra tesi, nel solo interesse dei ragazzi che vivono ora una situazione serena”.