Nelle ultime ore sono emerse nuove indiscrezioni circa le indagini che gli inquirenti stanno conducendo per capire che fine abbia abbia fatto Elena Ceste, la giovane madre e moglie di Costigliole D’Asti scomparsa misteriosamente in una fredda mattina dello scorso gennaio. Il settimanale Giallo ha infatti rivelato il contenuto di una delle tante intercettazioni ambientali fatte nei mesi scorsi a Michele Buoninconti, marito di Elena. Già settimane fa si parlò delle pressioni che l’uomo fece ai suoi due figli per indurli ad omettere alcune verità agli inquirenti, in sede di interrogatorio. L’uomo invitò i piccoli a non dire niente sui “litigi di mamma e papà” e, anzi, a descrivere la loro vita familiare come un idillio.
Dalle ultime novità emerse, parrebbe che Michele abbia usato il cane di casa quale arma di ricatto per “tenere buoni” i suoi figli e costringerli a dire bugie agli investigatori. L’uomo avrebbe raccontato ai piccoli che, qualora non avessero raccontato la versione dei fatti da lui voluta, le stesse persone che hanno rapito la loro mamma presto avrebbero portato via anche lui – il loro papà – e il tanto amato cane di casa. E così è stato. Quel cane non c’è più, non lo si vede più scodinzolare in giardino. Scomparso misteriosamente come la sua padrona. Cosa è successo? Michele ha davvero fatto sparire l’animale per intimidire i suoi figli e condizionarli psicologicamente?