Il Gip Giacomo Marson ha chiesto il processo immediato per Michele Buoninconti, il vigile del fuoco 44enne in carcere dal 29 gennaio perché accusato di avere ucciso la moglie, Elena Ceste. A giorni i suoi legali dovranno pronunciarsi in merito alla possibilità, per il loro assistito, di chiedere il rito abbreviato.
Siffatta eventualità, stando alle ultime indiscrezioni emerse, avrebbe allarmato le amiche della madre di Costigliole, da sempre impegnate nella difesa della sua immagine di moglie e madre, screditata dalla parole del marito, che nelle dichiarazioni ai magistrati intaccò la sua reputazione e, intercettato con i figli, la definì “donna da raddrizzare”. Le amiche di Elena, guidate da Morena e fautrici di un gruppo Facebook in sua difesa, si starebbero mobilitando per dire “no” al rito abbreviato per Michele Buoninconti. In quel caso, qualora il vigile del fuoco fosse condannato perché riconosciuto colpevole dei reati di omicidio e occultamento di cadavere, otterrebbe lo sconto di un terzo della pena.
L’ipotesi che i legali di Buoninconti optino per il rito abbreviato, infatti, sarebbe molto probabile, giacché in caso contrario l’indagato, alla luce dei numerosi indizi a suo carico, con il rito ordinario rischierebbe di essere condannato all’ergastolo.