E’ ufficiale: il corpo trovato lo scorso 18 ottobre in un torrente di scolo di Costigliole D’Asti è di Elena Ceste. L’esame autoptico ha infatti confermato che quel cadavere, in avanzato stato di decomposizione, trovato a pochi passi dalla sua abitazione, è proprio della donna. Inevitabilmente dolorosa, la notizia del ritrovamento chiude il capitolo dell’identificazione, e apre quello relativo alla spiegazione del giallo che aleggia intorno al mistero della sparizione della donna.
Ai fascicoli già aperti contro ignoti per istigazioni al suicidio e allontanamento, potrebbe aggiungersi quello per omicidio contro un soggetto noto. Troppi, infatti, sono i particolari che non tornano, prima fra tutti la posizione in cui è stato ritrovato il corpo di Elena Ceste. In diretta a Pomeriggio 5, l’inviata di Barbara D’Urso ha riportato, a tal proposito, le dichiarazioni fatte alla stampa dal Sindaco di Asti, che è anche criminologo, il quale ha confermato che il cadavere, al momento del ritrovamento, era “in posizione anatomica”. Ciò vale a dire che non era scomposto, quanto semmai disposto in modo tale da far pensare che sia stato adagiato.
Elena Ceste è dunque rimasta vittima della sua stessa inquietudine o qualcuno l’ha uccisa? E se sì, perché? A questi interrogativi ancora non può essere data risposta. Ciò che è sicuro è che inizieranno tempi difficili per il marito della Ceste, visto dalla super testimone Barbara aggirasi intorno al luogo del ritrovamento del cadavere con aria di chi cerca qualcosa, proprio quel 24 gennaio, il giorno della sparizione.