Il Partito Democratico, nelle ultime ore, ha sciolto le riserve per quanto concerne la lista dei candidati da presentare alle prossime elezioni politiche 2018 che concorreranno alla Camera e al Senato. In conferenza stampa, nella serata di ieri alla sede nazionale del Nazareno, Matteo Renzi ha presentato le candidature alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica per le prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Liste Pd Camera e Senato: i nomi completi
Ecco la lista completa dei candidati alla Camera e al Senato del Partito Democratico per le elezioni politiche 2018 in programma giorno 4 marzo:
- ABRUZZO
- BASILICATA
- CALABRIA
- CAMPANIA
- EMILIA-ROMAGNA
- FRIULI-VENEZIA GIULIA
- LAZIO
- LIGURIA
- LOMBARDIA
- MARCHE
- MOLISE
- PIEMONTE
- PUGLIA
- SARDEGNA
- SICILIA
- TOSCANA
- TRENTINO-ALTO ADIGE
- UMBRIA
- VALLE D’AOSTA
- VENETO
Elezioni 2018 news, liste Pd: le scelte dei big
La durissima strada che ha portato il Pd a decidere i nomi sulle schede, dicevamo, si è svolta nella notte, con la direzione dem che – dopo aver rinviato più volte la sua convocazione – ha approvato le proposte del segretario Matteo Renzi intorno alle quattro (117 voti favorevoli e uno contrario del siciliano Antonello Cracolici), senza il voto delle minoranze che fanno riferimento appunto al Guardasigilli e al governatore della Puglia Michele Emiliano, entrambi sconfitti dall’ex premier durante le ultime primarie per la segreteria dem. Tra i big Maria Elena Boschi correrà a Bolzano, Dario Franceschini a Ferrara, Emma Bonino e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Roma, Lucia Annibali a Parma e Pierferdinando Casini a Bologna.
La #FlatTax non è sostenibile economicamente ma soprattutto è una scelta ingiusta: si taglia ai poveri per dare ai ricchi. Robin Hood al contrario, insomma. Qui spiego il perché. Mi dite che ne pensate? pic.twitter.com/6g13S5r7Tl
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 21 gennaio 2018
Elezioni 2018 news, la sorpresa di Francesca Barra
Tra le tante polemiche, c’è anche chi si ritiene soddisfatto: “Ringrazio il Pd e il segretario Matteo Renzi per aver annunciato la mia candidatura in Basilicata, nel collegio Matera-Melfi, che accetto con orgoglio, commozione e responsabilità. È sempre stato il mio sogno – ha scritto la giornalista Francesca Barra – poter contribuire alla bellezza dei valori del nostro Paese e la mia regione è il luogo da cui è partito tutto”. Soddisfatto anche Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e renziano di ferro: “”Nelle #marche una lista del @pdnetwork molto forte. #Minniti al nord e @PaoloGentiloni al sud traineranno con il loro prestigio una squadra di candidati marchigiani radicati e competenti. Adesso – ha scritto su Twitter – #avanti fino alla vittoria. Rimbocchiamoci le maniche. La remuntada è iniziata”.
Le liste del @pdnetwork al di là del giudizio morale, sono completamento centrista del PdR: Che tristezza, ma era evidente che sarebbe finita così. Un abbraccio solidale a @giannicuperlo
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) 27 gennaio 2018
Elezioni 2018 news, scontro interno al Pd: il no di Cuperlo
Tra le notizie inaspettate e destinate a far discutere anche il no di Gianni Cuperlo, leader della minoranza dem. Che su Facebook, criticando la scelta di Renzi di paracadutarlo in Emilia e di non farlo correre a Roma scrive: “Vivrò la campagna elettorale con tutto l’impegno e la passione che ho. Chiederò un voto per il Pd e la sua coalizione. Detto questo chiedo scusa se per un istante vi parlo di me. Partecipando alla Direzione del Pd, alle tre del mattino e con un sms di avviso di qualche minuto, mi sono trovato candidato nel collegio di Sassuolo, a Modena. Ho scoperto di non essere l’unica figura precipitata in quelle terre di antica tradizione e insediamento della sinistra. Soprattutto ho capito che nessuno lo aveva anticipato ai militanti di lassù: avevo dato la mia disponibilità. Se serve sono ancora qui. Altrimenti, come da parecchio tempo, andrò su è giù per l’Italia a chiedere il voto per il partito dove milito e per una sinistra da ripensare e rifondare”.
Le immagini che vedrete si riferiscono a episodi avvenuti nell’ultimo anno. Razzismo, intolleranza, rigurgiti di autoritarismo non sono relegati solo al passato.
Ma noi tutti che aborriamo quel tempo e queste sue ripetizioni, noi non dimentichiamo.#GiornataDellaMemoria2018 pic.twitter.com/9uP4Bu5Gld— Partito Democratico (@pdnetwork) 27 gennaio 2018
Elezioni 2018 news, caos in Sicilia per le liste Pd
In Sicilia, invece, fa discutere la scelta di Beppe Provenzano: dopo essere stato messo in lista come secondo (comunque eleggibile, secondo i calcoli del Pd), ha rifiutato la candidatura. “Dopo una giornata gestita in modo vergognoso dai suoi vertici, ho appreso di essere stato inserito nella lista plurinominale di Agrigento-Caltanissetta, al secondo posto (una posizione eleggibile, secondo la segreteria) dopo l’on. Daniela Cardinale, figlia di. Ho ringraziato, ma ho declinato. La richiesta di una mia disponibilità, raccolta da Andrea Orlando e da tutta la minoranza del Pd, immagino fosse soprattutto dovuta al mio impegno per il Mezzogiorno”.
Il @pdnetwork sta dividendosi in un autodafe poco bello. Ma dai grandi nomi non ricandidati e assai lamentogeni perduta la poltrona mi piacerebbe avere il rendiconto delle attività svolte in Parlamento. Grazie
— Gianni Riotta (@riotta) 27 gennaio 2018