Vincere non basta, bisogna anche vincere bene con una maggioranza stabile e possibilmente larga nei due rami del Parlamento. Sotto le feste grandi fermenti. Berlusconi sta provando a rovinare la vittoria annunciata di Bersani, sa bene che la Sicilia rappresenta per la governabilità del paese, l’Ohio di Obama.
Nel mirino delle manovre del cavaliere c’è l’avvicinamento a Gianfranco Miccichè prima tribuno di Berlusconi poi critico, adesso fondatore del partito Grande Sud. L’abbraccio di Berlusconi non a tutti piace, Michele Cimino capogruppo di Grande Sud all’Ars ha fatto sapere che abbandonerà, già dialoga con Crocetta e comunque gli resta l’opzione Monti.
Stessa strada sembra segua il Partito dei Siciliani-MPA di Raffaele Lombardo ex presidente della Regione, dialogano con Crocetta, il quale cerca di allargare il più possibile il fronte della sua lista Il Megafono che sosterrà Bersani e che per avere il seggio deve superare l’8%. Oppure possono scegliere in alternativa di allearsi con Miccichè e con Berlusconi. Ci sarebbe comunque l’altra possibilità , sia Grande Sud che MPA potrebbero inserirsi nella lista Monti.
Nella regione più a sud d’Italia la partita è decisiva. Se ci sarà un compattamento tra Berlusconi Lombardo e Miccichè il centrosinistra di Bersani non avrà grandi risultati e verosimilmente al Senato ci sarà il tanto temuto pareggio, con conseguenze sulla governabilità del paese.