Elio Germano è uno degli attori più bravi del nostro cinema. Classe 1980, ha ottenuto, tra gli altri premi, tre David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, La nostra vita dello stesso regista e Il giovane favoloso di Mario Martone. Per La nostra vita del 2010 si è aggiudicato anche un Nastro d’argento al migliore attore protagonista e il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes 2010. Nel frattempo anche tanta tv: da Un medico in famiglia 2 a Ferrari, da Paolo Borsellino e In arte Nino.
Elio Germano, massimo riserbo sulla vita privata
Un artista completo, capace di passare con disinvoltura dal dramma alla commedia. Del suo privato si sa poco e niente: pare sia legato ad un’insegnante di sostegno Valeria e che abbia due figli, un maschio che dovrebbe andare già all’asilo e una bimba nata pochi giorni fa. Raggiunto da Vanity Fair Elio Germano è ben lieto di rilasciare un’intervista, ma sulla sua vita lontano dai riflettori mantiene il massimo riserbo.
Elio Germano: «Faccio un mestiere che dà molta visibilità e…»
L’attore al momento è impegnato al teatro con “Segnale d’allarme – La mia battaglia”, uno spettacolo politico se vogliamo, che tra l’altro fra il 24 e il 26 maggio sarà presentato in versione «realtà virtuale» alla decima edizione del Wired Next Fest di Milano. Proprio sulla realtà coeva Elio Germano, animato da sempre dalla passione per la politica, ha voluto dire la sua: «Faccio un mestiere che dà molta visibilità e, solo per questo, vengo fermato per strada con dichiarazioni tipo “sei un grande” o “dovresti candidarti in politica”. Questi episodi mi fanno preoccupare!». Secondo l’attore infatti: «L’Italia è malata di leaderismo: siamo alla costante ricerca di un eroe a cui credere ciecamente. Se qualcuno ci piace, appoggiamo ogni sua posizione in maniera acritica. Rinunciamo a pensare. Basta stare su un palco e qualsiasi cosa detta passa per vera». L’attore ha parlato anche dei mass media, nello specifico dei giornali schierati e delle fake news: «È difficile informarsi e trovare giornali imparziali. Scorro il Corriere e la Repubblica online, guardo Rainews24 ed Euronews, approfondisco con Limes e Internazionale. Ma, se voglio avere il polso di quello che succede sul territorio, ascolto la radio: lì l’informazione è più libera, la gente chiama, si confronta, fa emergere la verità della strada!», ha affermato l’interprete di Troppa grazia di Gianni Zanasi.
Elio Germano: «La vera politica si fa prendendo posizione!»
Ma che valore ha la «politica» per Elio Germano? «La politica mi interessa, ma non basta mettere una croce vicino a una faccina. La vera politica si fa prendendo posizione: sul proprio posto di lavoro, nella propria città, interessandosi al bene comune!», ha affermato l’attore, che ha aggiunto: «Ora in periferia non c’è pericolo. Al massimo c’è disagio culturale. Ma mi fanno più paura i piani alti!». Quella attuale è, a detta di Elio Germano, una politica fatta di manovre a caccia like, vale a dire di iniziative, come lo sbarramento dei porti, promosse per «raccogliere tanti mi piace». Impegnato per il bene comune, ma riservato, come dimostra anche «la tecnica» da lui impiegata per sfuggire alle tante richieste di selfie dei fan: «Ho brevettato una grande invenzione: faccio una sola foto, con tutti. Così poi costringo la gente a diventare amica su Facebook per condividerla. E così io me la squaglio e corro a casa a dormire!».