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Elisa Pomarelli nuovo orrore: Massimo Sebastiani rivela come l’ha uccisa e perché

21/09/2019 10:03 - Aggiornamento 21/09/2019 10:33

Massimo Sbastiani descrive il perché ha ucciso l’amica che amava, Elisa Pomarelli: «Mi aveva preso in giro: io non le servivo più, poi l’ho afferrata per il collo…». Anomala la natura del rapporto con la 28enne che ha ucciso barbaramente, strangolandola: «Dopo un anno e mezzo che ci frequentavamo ricordo che durante una passeggiata alla Pietra Parcellara mi ha rivelato delle preferenze per le donne, dunque non ero io il problema per lei, ma mi ha assicurato che se avesse cambiato idea, sarei stato l’uomo con cui si sarebbe messa…Io avevo deciso di aspettarla. Nell’ultimo periodo avevo iniziato a frequentare altre donne ma con nessuna mi sentivo come con lei».

Massimo Sebastiani descrive come ha ucciso la povera Elisa

Dal carcere dove è rinchiuso dal 7 settembre, dopo 13 giorni di fuga in seguito all’omicidio della 28enne, il reo confesso ha ripercorso davanti ai magistrati tutta la sua relazione con la giovane donna fino al delitto nel pollaio della sua abitazione, lo scorso 25 agosto. Stralci del verbale li ha mandati in onda Quarto Grado nella puntata del 20 settembre. «Le ho messo le mani al collo, non so cosa mi è successo, mi ricordo solo una scarica dentro di me enorme quando mi ha detto: Non c’è neanche più bisogno di vederci così tanto». Una frase che per il killer è stata come un abbandono, parole che hanno innescato in lui la furia assassina. Sebastiani entra nei dettagli «Le ho messo le mani al collo e ricordo che è scivolata e ha sbattuto contro un’asse che si è staccata. Lì è scattato… come se davanti a me tutto quello che mi ha detto, che ha fatto fosse tutto una farsa … ». Quando gli viene chiesto cosa intendesse per “scarica”, l’uomo risponde:«Una cosa come di delusione … come se vedessi in aria… come se ho visto il pollaio quasi tutto buio che lei non riuscivo neanche a vederla perché mi è sembrato tutto buio lì dentro, improvvisamente, e lì poi è subentrato il panico».

La busta misteriosa che lui ed Elisa avrebbero dovuto custodire, poi l’orrore

Sebastiani è un fiume in piena: «Sono andato a prenderla come al solito, come ho fatto da tanti anni, contento. Mentre ci recavamo alla casetta mi fa: ‘Senti, sabato sera sono andata a una festa e mi hanno fatto una proposta, tenere in consegna una busta, un qualcosa, e ci danno molti soldi’. Entrando nel pollaio mi ha fatto capire che non c’era più bisogno di fare questi lavoretti, anzi mi ha detto: ‘Non c’è nemmeno più bisogno che ci vediamo così spesso’. Lì è entrata in me… una fase istantanea, come dire: ‘Allora io in questi tre anni, questo tempo passato con lei non sono serviti a niente, c’era solo uno scopo, forse perché l’aiutavo con le spese, o forse… mi sono venute in mente le persone che mi dicevano di lasciarla perdere, che alcuni dicevano: ‘A quella interessano solo i soldi’. E lì è nata la discussione, e lì non so cosa mi è successo…». L’uomo si sarebbe sentito ‘usato’ da Elisa e poi scaricato alla prima occasione.