31/10/2018 18:06
- Aggiornamento 31/10/2018 18:23
Emanuela Orlandi, le ossa ritrovate in Vaticano apparterrebbero ad una donna. Sconcertante ultim’ora sul macabro ritrovamento dei resti ossei avvenuta durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica di Roma, di proprietà del Vaticano. Quelle ossa, si conferma l’indiscrezione delle scorse ore, potrebbero appartenere a due persone e lo scheletro sarebbe riconducibile ad una donna. Lo confermerebbero i primi risultati degli accertamenti in corso su quei resti.

Durante i lavori di rifacimento del pavimento del locale succitato, quattro operai hanno ritrovato uno scheletro quasi intero e, in un altro punto, altri frammenti ossei. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio. “C’è una attività istruttoria in corso e contiamo di avere notizie più dettagliate nei prossimi giorni”, lo ha dichiarato alla stampa l’avvocato Laura Sgrò che ha accompagnato questa mattina Pietro Orlandi in Procura dopo l’apertura di un fascicolo legato al ritrovamento dei resti ossei.
A fare la scoperta quattro uomini, testimoni che la magistratura ascolterà nei prossimi giorni nell’ambito dell’inchiesta sul ritrovamento di reperti ossei nella Nunziatura Apostolica. Essi hanno materialmente rinvenuto le ossa mentre lavoravano. Il fine della Procura è di ricostruire le modalità del ritrovamento e le circostanze esatte in cui è avvenuto. Ieri sera intorno alle 21.30, si è svolto un sopralluogo della polizia Scientifica all’interno della Nunziatura, dove sono state ritrovate le ossa.