
Secondo quanto emerge in queste ore, sono in corso accertamenti e comparazioni in particolare sul cranio e sui denti, per verificare se i resti rinvenuti siano riconducibili alla giovane Emanuela Orlandi, la 15enne di cui si sono perse misteriosamente le tracce nel 1983. Il medico legale da un primo esame dei resti non avrebbe avuto modo di risalire all’epoca delle ossa né di capire se appartengano ad una o più persone. Le indagini si svolgono in collaborazione con la magistratura italiana.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti in relazione al ritrovamento avvenuto in un edificio di proprietà del Vaticano. L’Ansa riferisce che “L’autorità giudiziaria ha disposto accertamenti tecnici per cercare di individuare a chi appartengano questi resti. Il lavoro degli inquirenti punta in particolare a verificare se le ossa possano essere compatibili con il Dna di Emanuela Orlandi ma anche di Mirella Gregori, anche lei scomparsa a Roma nel 1983 quando era ancora minorenne”.
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#UltimOra Caso Emanuela #Orlandi, il Vaticano indaga sul ritrovamento di alcune ossa in area extraterritoriale. In corso comparazioni per verificare se i resti rinvenuti siano collegati alla vicenda. Alle indagini collabora anche la magistratura italiana. pic.twitter.com/Gp9ZVcVr70
— Tg2 (@tg2rai) 30 ottobre 2018