Un docente di filosofia del diritto e filosofia politica dell’Università di Siena, Emanuele Castrucci, è finito nella bufera per alcuni messaggi su Twitter inneggianti ad Hitler e dedicati al nazismo, antisemitismo. Si è lasciato andare anche a post di matrice razzista. A far scoppiare il caso però pure la reazione di Francesco Frati, il rettore dell’Ateneo, in cui il professore insegna, che ha liquidato la questione con un semplice: «Scrive a titolo personale». Questi sembra, infatti, non intenzionato a prendere provvedimenti nei confronti del docente filonazista.
Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo. pic.twitter.com/R3noH2Glbh
— Emanuele Castrucci (@castrucci1) November 30, 2019
Siena, professore universitario elogia Hitler su Twitter: il rettore banalizza: «Opinioni personali»
Non si tratta di un singolo post, ma di una serie di messaggi condivisi su Twitter. Il profilo del professor Emanuele Castrucci pullula di riferimenti a Hitler e alla sua ideologia. E si tratta di considerazioni a favore del Führer: «Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea», recita uno dei tanti. In un altro campeggia la foto del dittatore nazista con il suo pastore tedesco Blondi e la scritta: «Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo». Come riportato da Il Post, tra i primi a segnalare i tweet di Emanuele Castrucci in cui viene difeso Hitler a spada tratta, in cui compaiono pure vignette razzisti e consigli editoriali come I protocolli dei savi di Sion, noto falso storico e pilastro dell’antisemitismo, un giornalista de Il Foglio, Luciano Capone, che giustamente rivolgendosi all’account ufficiale dell’Università di Siena si chiedeva se “fosse tutto ok”.
Ciò che importa non è sapere chi siano i veri autori del documento, perché potrebbe davvero trattarsi di un ‘falso’ in senso tecnico, ma la domanda: i fatti descritti in esso sono veri o sono falsi? Dal momento che quanto accade oggi nel mondo è la prova evidente che sono veri. pic.twitter.com/RHXqPK8AYz
— Emanuele Castrucci (@castrucci1) November 21, 2019
Non è un post singolo, si tratta di più messaggi
E ci si aspettava una reazione diversa da parte dell’Ateneo, dove il docente insegna dal 1997. In precedenza Castrucci ha insegnato a Firenze e Genova. I suoi studi riguardano principalmente l’antisemitismo e l’apologia al nazismo. Allievo di Roman Schnur, il docente ha contribuito alla diffusione in Italia del pensiero di Carl Schmitt, curando l’edizione italiana de Il nomos della terra nel diritto internazionale dello jus publicum Europaeum (Milano, Adelphi 1991) e di Legge e giudizio. Uno studio sul problema della prassi giudiziale (Milano, Giuffrè 2016). Ma torniamo alla questione, prima notizia dei Trend di Google. Sempre su Twitter Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena, ha scritto: «il Prof. Castrucci scrive a titolo personale e se assume la responsabilità. L’Università di Siena, come dimostrato in molteplici occasioni, è dichiaratamente anti-fascista e rifugge qualsiasi forma di revisionismo storico nei confronti del nazismo». Insomma pare che provvedimenti seri non verranno presi, che i messaggi pro nazismo saranno presi sottogamba.
Caro @marcocongiu, il Prof. Castrucci scrive a titolo personale e se assume la responsabilità.
L’Università di Siena, come dimostrato in molteplici occasioni, è dichiaratamente anti-fascista e rifugge qualsiasi forma di revisionismo storico nei confronti del nazismo. https://t.co/1Aejt0CNPZ— Francesco Frati (@francescofrati) December 1, 2019
Lo ha detto nel salotto di casa sua?
Peccato però che Emanuele Castrucci non abbia espresso il suo pensiero nel “salotto di casa”, ma sui social, che per i più, considerando il bacino di utenza e la capillarità che consente alle notizie di viaggiare, rappresentano, in un certo senso, una piazza pubblica. Ed è bene non sottovalutare le dimensioni dei giganti del web, tantomeno fingere che non contino nulla. Tanto per cominciare il profilo di Castrucci non è chiuso, può essere letto da chiunque. In secondo luogo si è insegnanti anche quando non si sta in un’aula universitaria e non si può escludere, tra l’altro, che il docente non esprima considerazioni del genere anche davanti ai suoi studenti. Nelle scuole e nelle università italiane non può esserci spazio per simili inaccettabili messaggi, che vanno anche contro i valori della nostra Costituzione. Riflessioni quelle del professore che incitano all’odio, al disprezzo. Quando parla di social spesso si lascia correre, in realtà questi dicono molto di noi. Qui però entriamo anche nel discorso del personal branding e del curriculum vitae che non è più soltanto di carta. Una questione a cui si potrebbe dedicare un articolo a parte…