Per Emanuele Filiberto di Savoia la vita non è mai stata facile, nonostante il titolo nobiliare fin dal primo minuto in cui ha visto la luce. In un’intervista a Libero, Emanuele ha raccontato di essere stto un bambino: “Molto chiuso, ho fatto anni di psicoterapia che mi ha aiutato e continua ad aiutarmi molto. Non ho avuto l’infanzia dei miei amici, loro potevano andare a scuola in bicicletta, mentre io venivo accompagnato con una macchina blindata…” Poi la diagnosi terribile di qualche anno fa: le analisi che parlano chiaro e che evidenziano la presenza del tumore. “Pensavo di morire…”
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Emanuele Filiberto tumore: “Quella diagnosi…”
In un’intervista a Libero, il nipote di Umberto II, Emanuele Filiberto di Savoia, racconta quei momenti drammatici: “Avevo perso la voce. Mia moglie (Clotilde Courau) mi ha spinto a fare una visita medica e ho scoperto di avere un tumore al setto nasale. Operato una volta, si è poi riformato. Ho subito un nuovo intervento e ora sono costretto a continui controlli, ma sto bene. La prevenzione è fondamentale. Sono fortunato, ho due bambine sane, non tutti hanno la mia stessa sorte”.
Emanuele Filiberto tumore: “Adesso…”
Con le sue figlie, Vittoria di 12 anni e Luisa di 9, adesso trascorre molto più tempo: “Le porto a scuola, le aiuto a fare i compiti, cucino, amo prendermi cura di loro”. Nell’intervista Emanuele Filiberto parla anche della sua infanzia, non facile come tutti pensano: “Ero un bambino molto chiuso – ha spiegato – Ho fatto anni di psicoterapia che mi ha aiutato e continua ad aiutarmi molto. Non ho avuto l’infanzia dei miei amici, loro potevano andare a scuola in bicicletta, mentre io venivo accompagnato con una macchina blindata”.