I superstiti del naufragio di ieri nel Canale di Sicilia sono in buona condizione di salute, lo assicura il sottotenente di vascello, Angelo Manlio, a cui è toccato il compito di visitare per prima i naufraghi ieri subito dopo il recupero in mare. Così come gli è toccato constatare il decesso delle due bambine di quattro mesi e di quattro anni circa, di tre uomini e sette donne di cui una incinta.
Sul molo ad aspettare la nave ambulanze, sanitari e forze dell’ordine, si presume che tra i sopravvissuti ci siano gli scafisti dell’ennesima bagnarola del mare lo rivela Stefano Frumento, il comandante della fregata militare Grecale, poi aggiunge che è impossibile stabilire quanti fossero i migranti sul barcone affondato. Si stima trasportasse intorno a 250 passeggeri, anche se i superstiti parlano di 400 persone.
Presente anche il sottosegretario di Stato all’Interno, Domenico Manzione, il quale auspica una presa di coscienza da parte dell’Europa del problema dell’accoglienza che si trova a fronteggiare la Sicilia, quale ultima sponda del vecchio continente sul Mediterraneo. La speranza è che la presidenza italiana del semestre europeo riesca ad ottenere maggiore attenzione su questi temi. Intanto Catania ancora una volta è chiamata come dice il sindaco Enzo Bianco: “alla solidarietà per i superstiti e alla pietosa accoglienza di questi altri morti”.