Enrico Migotto, fotografo di origini veneziane trasferito a Bologna, che ha esposto i suoi progetti in Germania, Spagna, Portogallo e Italia, e ha cercato e ricercato nel mondo la purezza della fotografia, ci parla di sé e ci racconta Draw your future, il progetto fotografico che vede i bambini protagonisti nel disegnare i loro sogni, realizzati nel futuro. Intervista esclusiva ad Enrico Migotto, per UrbanPost.
Come e quando nasce in te la passione per la fotografia?
La fotografia entra con passione nella mia vita quando avevo 15 anni.
Tra i tuoi progetti fotografici ce ne è uno che vede i bambini ed i loro sogni come protagonisti: Draw your future. Ce lo racconti?
E’ un lavoro che vede protagonisti dei bimbi dai 6-9 anni ai quali ho chiesto di disegnare in uno spazio grande, all’aperto, quello che sognano di fare da grandi. E’ una domanda che tutti ci siamo sentiti fare da piccoli. Ho voluto realizzare questo progetto dove ho passato l’infanzia io, in un paesino, Corbolone, in provincia di Venezia. E’ stato magico tornare dopo tanti anni. Il progetto è stato realizzato proprio nel cortile, davanti a casa, dove ogni pomeriggio giocavo.
Qual è la foto di Draw your future che senti più vicina al tuo Io?
Amo tutte le foto, ma credo che la foto di Federico che a 7 anni sogna di diventare una rockstar, per poter tuffarsi dal palco sul pubblico, è quella che sento più affine a me.
Draw your future è un progetto che dovrebbe essere condiviso a livello internazionale, e per condividere non parliamo del banale gesto virale, ma di ciò che è più intimo. Che cosa hanno visto i bambini nei tuoi scatti?
I bambini hanno visto nei miei scatti quasi una realizzazione del loro sogno. Ricordo di Enry, un bambino di 6 anni, che dopo aver posato per lo scatto alla guida del suo aereo disegnato, si avvicina e mi sussurra: “Ma sai che sentivo che lo stavo proprio pilotando quell’aereo! Con le mie mani!”
Ti sei spostato molto in Europa alla ricerca di completare i tuoi progetti. Qual è il primo impulso che ti fa partire?
Per me partire è un modo per ricercare nuovi stimoli, nuove idee, incontrare amici sparsi per il mondo e tornare con le valigie piene di energia.
Quando non pensi alla fotografia, che cosa fai?
Il pensiero alla fotografia, anche quando faccio cose totalmente differenti, ricorre sempre. Però, la novità, è che sto cominciando a usare la reflex per girare video, mi sta dando delle piccole grandi soddisfazioni!
Quando non cerchi la fotografia, ma scatti. Chi sono i tuoi soggetti preferiti?
Mi piace fotografare la notte, e il suo grande fascino.
Draw your future sarà esposto a Bologna, presso il locale Senza nome, a partire dal 10 ottobre 2014. Che cosa ti aspetti dal pubblico? E dall’Italia?
Spero possa esserci una riflessione attorno all’importanza del sogno. E averne attenzione, perché una passione è qualcosa di prezioso.
“Il bambino autore del disegno viene fotografato immerso nel suo sogno”, Tu che cosa avresti disegnato?
Credo che avrei disegnato un esploratore!
Grazie.
Per avere maggiori informazioni su Enrico Migotto: http://enricomigotto.com.
Intervista a cura di Isotta Esposito