Innamoratissimo tanto da non resistere ventun giorni senza la sua Sharon Macrì, Damiano Er Faina non sembrerebbe essere poi così fedele. È quanto emerso dalla confessione della trans Giulia Giannini, protagonista di un’intervista ‘bollente’ sulle pagine del settimanale Nuovo. Una serata di passione sulla quale la Giannini ha deciso di vuotare il sacco forse per ripicca. L’ex concorrente di Temptation Island Vip sarebbe incastrato anche da chat di messaggi che Giulia sostiene di aver conservato.
Er Faina tradisce Sharon Macrì, la trans: «Lui sapeva chi fossi»
«Conosco tantissime persone che vanno con i trans, – avrebbe affermato la Giannini al settimanale – dai politici importanti ai calciatori». Poi la rivelazione: «Ho conosciuto anche Damiano Coccia. L’ho contattato sui social, lui sapeva chi fossi. Il signorino ha parlato male delle famiglie arcobaleno, ma è venuto a letto con me: e, alla fine, mi ha lasciato in una camera d’albergo, dicendomi che doveva andare dalla sua fidanzata». Fidanzata che sembrerebbe essere proprio la Macrì. «Si è autoinvitato a casa mia per prendere un caffè, – scende dunque nel dettaglio la trans infuriata dalle dichiarazioni di Er Faina sulle famiglie arcobaleno – ho ancora i messaggi. Gli ho lasciato il mio numero e in un quarto d’ora era da me. Mi trovavo in un bed and breakfast, ma lui forse pensava che fosse un’abitazione privata. C’erano le telecamere: comunque io ho tenuto le chat e il numero. Poi non l’ho più sentito. Pensavo che fosse più intelligente. Quando dice certe cose sulle coppie di fatto e sulle famiglie arcobaleno divento nera!».
«Nun me fate sentì dei figli ai gay perché me inca**o come una bestia»
Il desiderio di Giulia Giannini – al tempo Marco, ex ‘boy’ di Mara Venier a Domenica In – di ‘smascherare’ Er Faina nasce proprio dalle dichiarazioni di quest’ultimo sul mondo gay: «Oggi so annato a fa’ i capelli e per caso so’ passato in mezzo ar Gay Pride. – aveva detto Damiano Coccia tempo fa – Io non so contro i gay, ma nun me fate sentì dei figli ai gay perché me inca**o come una bestia. Nun la chiamate famiglia. Almeno io non ce la faccio».