Circondato dai suoi affetti più cari, la moglie Loredana, la figlia Elisabetta ed i figli Fabio ed Andrea, Olmi aveva espresso il desiderio di trascorrere le sue sue ultime ore nella casa di contrada Val Giardini di Asiago, ma purtroppo si è spento prima che la famiglia potesse organizzare il trasferimento e realizzare la sua ultima volontà, lo riporta la stampa locale.
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— Rai Radio3 (@Radio3tweet) 7 maggio 2018
Ermanno Olmi cenni biografici
Ermanno Olmi nacque a Treviglio, in provincia di Bergamo, il 24 luglio 1931 da una famiglia contadina cattolica. Si trasferì a Milano da giovane, e lì si iscrisse all’Accademia di Arte Drammatica per seguire i corsi di recitazione. Tra il 1953 ed il 1961, girò decine di documentari. Debuttò quindi nel lungometraggio con Il tempo si è fermato (1959), una storia sull’amicizia fra uno studente ed un guardiano nella cornice isolata dei tipici luoghi di montagna; tematiche sviscerate dal regista anche nella maturità, tratto distintivo del suo stile narrativo quello di mettere in risalto i sentimenti delle persone “semplici” e la condizione della solitudine di certe esistenze. Il grande successo arrivò nel 1977 con quello che molti considerano il suo capolavoro assoluto, L’albero degli zoccoli, che si aggiudicò la Palma d’oro al Festival di Cannes e il Premio César per il miglior film straniero. Ricordiamo il regista con una delle sue più belle citazioni: “Ai giovani faccio sempre la stessa raccomandazione: prima di decidere di cosa volete parlare, scoprite dentro di voi che cosa vi sta a cuore, senno si parla giusto per parlare”.