La Guardia di Finanza, guidata dal comandante generale Saverio Capolupo, ha da pochi giorni concluso la propria attività di ispezione e controllo per quanto concerne il 2012 (dichiarazioni 2011). Come negli anni precedenti, il dato finale nel nostro Paese risulta allarmante. Oltre al numero spaventoso dei soggetti totalmente sconosciuti al Fisco (8.617 ), è impetuoso il totale dei ricavi e dei costi non deducibili non dichiarati: 56.1 mld di euro con un incremento di 6mld di euro rispetto alla rilevazione dei dodici mesi precedenti. Un fenomeno, purtroppo, in continua e preoccupante crescita.
I soggetti denunciati per aver commesso reati di natura tributaria sono stai 12mila, ben 5mld di euro di IVA non versata. Il danno arrecato alle casse dello Stato ammonta a circa 5.1 mld di euro mentre ben 1.6 mld è la somma irregolarmente percepita a titolo di finanziamenti comunitari e nazionali. Le frodi e la distrazione di fondi pubblici hanno portato ad oltre 160 indagini.
In merito all’attività condotta sinergicamente da Agenzia delle Entrate e Fiamme Gialle, Capolupo ha così commentato l’operazione: ”Il nostro obiettivo e’ proseguire con decisione l’azione per recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite”. Il divisore comune resta, quindi, la dura lotta ed il contrasto all’evasione. Ha, infine, chiosato: “Dobbiamo tutelare i cittadini onesti ma anche i mercati finanziari e l’economia legale”. Tutto ciò verrà ottimizzato in futuro attraverso la razionalizzazione della flessibilità investigativa dei comparti delle Fiamme Gialle, che tradotto significa “minori vincoli” durante le indagini.