Ieri, martedì 17 settembre 2019, intorno alle 22 di sera a Lido di Venezia è avvenuto un tragico incidente nautico. Fabio Buzzi, campione offshore, e il suo equipaggio stavano tentando di battere il record della Venezia-Montecarlo. Un obbiettivo concluso in tragedia a pochi metri dall’arrivo. La barca si è schiantata contro una diga artificiale, nell’impatto tre delle quarto persone a bordo sono morte, tra cui anche il campione. Le dinamiche dell’incidente non sono del tutto chiare, potrebbero essere diversi i motivi che hanno portato a questa tragica conclusione.
Lo schianto contro la diga
I cronometristi erano in attesa del potente motoscafo alla “lunata” della bocca di porto del Lido, per verificare che avesse battuto il record di velocità off-shore da Montecarlo e Venezia. Una navigazione ininterrotta di 22 ore. Ma proprio sul traguardo il potente natante è andato a schiantarsi contro la diga artificiale costruita per proteggere le strutture del Mose. L’incidente è avvenuto poco prima delle 21, l’allarme è stato immediato ma l’arrivo dei soccorsi è stato inutile. In quel braccio di mare si sono precipitati mezzi dei vigli del fuoco e della Capitaneria di porto. Una scena straziante. Due persone decedute nello scafo praticamente affondato. Una terza ferita. E un disperso. Nonostante l’oscurità i vigili del fuoco sono riusciti a trovare in acqua anche il terzo corpo.
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Chi è Fabio Buzzi
Si tratta di una tragedia che lascia senza parole e tanti dubbi. Una delle motivazione dello schianto potrebbe essere la scarsa visibilità, ma il motoscafo vantava un’attrezzatura molto potente contro l’oscurità. Un’altra ragione potrebbe essere la scarsa conoscenza del Lido di arrivo. Tra le vittime dell’incidente abbiamo due piloti inglesi e il campione Fabio Buzzi. Il pilota italiano è nato a Lecco il 20 gennaio 1943. Aveva cominciato a gareggiare nel 1960, all’età di solo 17 anni, e riesce ad ottenere il titolo di campione italiano solo tre anni dopo. Nel 1974 progetta il suo primo scafo da corsa. Più volte iridato (la prima nel 1984 e l’ultima nel 1997), nel 2018 aveva stabilito il record di velocità per barche con motori diesel, 277,5 km all’ora sul lago di Como. Una passione che è stata il filo conduttore di tutta una vita.
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