Ospite nel salotto di Caterina Balivo, Fabio Canino apre i cassetti della memoria raccontando carriera e vita privata negli studi di Vieni da me. Dagli esordi in cui per mesi mangiò pane con il tonno a pranzo e a cena, all’ultima ‘fatica’ per il libro uscito da poco. «Non volevo chiedere aiuto ai miei mentre ero a Milano – confessa Fabio – e mangiavo solo quello. Quando mi chiamava mia madre mi inventavo dei menù pazzeschi, ma è stato anche un periodo felice della mia vita». Il colpo di fortuna per Fabio Canino arriva grazie a Gaspare e Zuzzurro che, racconta: «Stavo facendo una serata, sono arrivati a parlarmi dopo uno spettacolo e mi hanno fatto una proposta di lavoro per un programma a RaiTre e da lì è iniziato tutto».
Fabio Canino Vieni da me, «Grazie a Ballando ho pagato il mutuo»
Fabio Canino, approdato in Rai, fu notato da Gianni Boncompagni: «Dopo un provino lavorai a Macao» – ricorda il conduttore radiofonico, da sette anni protagonista nella giuria di Ballando con le Stelle. «Grazie a Ballando ho pagato il mutuo. – confessa – Sento il peso di non offendere nessuno. Però, ognuno di noi ha un ruolo. Io, quando giudico, guardo la messa in scena e se il look è adatto al ballo. Carolyn, invece, essendo un tecnico, giudica la tecnica. È normale che se ci fossero cinque tecnici a giudicare, non ci sarebbero dei vip a ballare e non andrebbe in onda il sabato sera». Riguardo la sfera privata, invece, Fabio Canino rivela: «I miei genitori mi fanno molto emozionare, ancora oggi guardo le foto dei miei che non ci sono più e patisco un po’. Si dice che uno da grande dovrebbe essere pronto alla scomparsa di mamma e papà, ma non è vero, accetto questa malinconia legata a tanti episodi».
Fabio Canino, a Vieni da me la storia con il calciatore: realtà o fantasia?
L’intervista di Caterina Balivo giunge poi all’ultimo lavoro di Fabio Canino, il libro “Le parole che mancano al cuore”, che parla della storia d’amore tra due calciatori di Serie A. È lo stesso Canino a raccontarlo: «Il libro parla di una storia d’amore tra due calciatori di Serie A, le parole che mancano al cuore sono quelle che bisogna dire perché in una storia d’amore è meglio dire qualcosa in più, mentre quelle che non si dicono per orgoglio sono quelle di cui ci si pente». Riferimenti autobiografici? Il dubbio si insinua anche nella Balivo.