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Fatture false e riciclaggio: scoperta evasione da 100 milioni tra Roma e Latina

Evasione fiscale, fatture false e riciclaggio per oltre 100 milioni di euro. È quanto hanno scoperto nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Roma gli uomini del Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. L’operazione è stata portata avanti nella capitale e dintorni, ma anche nella provincia di Latina.

Fatture false e riciclaggio: scoperta evasione da 100 milioni tra Roma e Latina

Come riporta “Adnkronos”: “I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, stanno eseguendo una serie di sequestri preventivi nonché misure interdittive personali nei confronti di soggetti appartenenti a un’organizzazione criminale dedita all’emissione di fatture false, al riciclaggio e all’autoriciclaggio”. Parliamo di oltre 100 milioni di euro di evasione fiscale e di più di 50 militari che stanno operando nelle province di Roma e Latina. E proprio qui sono stati emessi sequestri preventivi di beni. Secondo gli investigatori quest’indagine riguarda una serie di soggetti facenti parte di un’organizzazione dedita all’emissione di fatture false, al riciclaggio e all’autoriciclaggio. Come specifica “Repubblica” i sequestri per 20 milioni di euro e le 21 misure interdittive sono stati disposti dal gip della capitale, su richiesta del procuratore facente funzione di Roma Michele Prestipino e dell’aggiunto Rodolfo Sabelli, nell’ambito dell’indagine denominata “Easy Money”.

V direttiva anti riciclaggio: approvato il decreto attuativo

Proprio il 3 ottobre scorso, il Consiglio dei Ministri, ha approvato, in esame definitivo, il decreto correttivo e di attuazione della V Direttiva antiriciclaggio (direttiva UE n. 2018/843). Tra le novità contenute nel testo ci sono l’ampliamento della platea dei destinatari degli obblighi antiriciclaggio, nuove misure a cui gli intermediari bancari o finanziari devono far ricorso con i clienti che operano con Paesi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, ma anche il divieto di emissione e utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi, coerentemente con il divieto di conti e libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia. Il decreto consente altresì alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo di disporre del Nucleo speciale di polizia valutaria.

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