Federica Mangiapelo, morta la notte di Halloween del 2012 in circostanze che erano state definite naturali, aveva un fidanzato che – proprio mentre ci si accingeva ad archiviare il caso – è stato accusato dell’omicidio della giovane. Il profilo che emerge del 25enne, Marco Di Muro, è del tutto sgradevole e preoccupante stando alle parole del Gip.
“Un ragazzo con un’«indole violenta» che, consapevole della gravità della situazione, pensava di fuggire” queste le lapidarie asserzioni del Gip che si sommano e convergono con le descrizioni che i genitori di Federica, da sempre convinti della sua colpevolezza, e i conoscenti hanno sempre fornito di Di Muro. Il padre della giovane, annegata nel lago di Bracciano, avrebbe detto: “È stato una persona ambigua, era debole con me e aggressivo con la madre di Federica“.
Ad attirare ulteriormente i sospetti su Marco è stata la sua condotta dopo la morte di Federica. Il giovane, che non aveva molti amici e non risultava particolarmente integrato nella comunità, ha perso il lavoro e si è rinchiuso in casa evitando qualunque forma di relazione sociale.