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Federico Paciotti, ex dei Gazosa: «La mia infanzia sconvolta dal successo…»

«Www. mi piaci tu, tu, tu, tu, tu…», così recitava il ritornello di uno dei brani più famosi dei Gazosa, gruppo musicale pop rock italiano, nato a Roma nel 1998 sulla spinta di Caterina Caselli. La collaborazione tra i quattro giovanissimi, tutti minorenni, sotto i 14 anni, è durata fino al 2003, anno dello scioglimento. Dei Gazosa facevano parte Jessica Morlacchi (all’epoca 11 anni, cantante e bassista), Vincenzo Siani, soprannominato “Vinnie” (12 anni, batterista), i fratelli Valentina (13 anni, tastierista) e Federico Paciotti (11 anni, chitarrista). Oggi quest’ultimo, che di anni ne ha 32, ha rilasciato un’intervista a “Il Corriere della sera”.

Federico Paciotti, ex dei Gazosa: «La mia storia con la musica iniziata molto presto, quando avevo 5 anni…»

Alla giornalista Chiara Maffioletti, Federico Paciotti, che si esibito in Korea, al fianco della soprano superstar Sumi Jo, ha raccontato di essere un appassionato di note da sempre«La mia storia con la musica iniziata molto presto, quando avevo 5 anni. Già lì avevo un amore doppio: per la lirica e per il rock. Con mia nonna ascoltavo l’opera, con mio padre il rock e si è formata così in me un’anima divisa in due». Proprio frequentando con il papà un negozio di strumenti musicali, ha conosciuta Jessica Morlacchi e in seguito Vincenzo Siani: «I Gazosa sono nati così: un autore della Disney, qualche tempo dopo, ci aveva notati in una delle nostre prove in studio e ci ha fatto partecipare a un programma: da lì sono arrivate le selezioni per Sanremo che nel 2001 abbiamo vinto nella sezione Nuove proposte con “Stai con me (Forever)”. Siamo stati i vincitori più giovani di sempre: anche più di Gigliola Cinquetti; avevamo 13 anni». Quel successo così inaspettato lo ha letteralmente travolto: «Per due o tre anni abbiamo avuto una esposizione mediatica pazzesca. Venivano a sentirci cantare anche 30, 40mila persone. Era assurdo, uscivamo sul palco e partiva il boato, la gente cantava i nostri ritornelli… ci aveva chiamato perfino il Papa per esibirci a San Pietro, durante la giornata mondiale della gioventù. (…) Il successo sembrava a tutti noi più un gioco!».

«Non potevamo frequentare più la scuola, avevamo degli insegnanti privati. Se uscivamo la gente ci fermava…», l’altra faccia del successo

Un’infanzia la sua sconvolta: «Non potevamo frequentare più la scuola, avevamo degli insegnanti privati. Se uscivamo la gente ci fermava… quando il progetto dei Gazosa si è esaurito mi è dispiaciuto, ma perché eravamo diventati quattro fratelli, sempre insieme e sapevamo che non sarebbe più stato così». I contatti non si sono persi, la rottura del gruppo non ha impedito che restassero amici. La fine dei Gazosa ha segnato un nuovo inizio per Federico Paciotti, che dopo essersi laureato al Conservatorio Santa Cecilia ha collaborato con artisti come Ramòn Vargas e Carly Paoli. E per il futuro? Dopo il tour in Korea altri progetti in ballo: «Sì, sto lavorando a un mio nuovo album proprio in questo periodo. Ci saranno delle arie napoletane e d’opera rivisitate e degli inediti scritti da me», ha concluso il giovane.

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