La prima causa di morte, nel mondo, per le donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio. Un dato agghiacciante diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità. Quella che si svolge quotidianamente sotto i nostri occhi è una ‘guerra di genere’, che ha come protagonisti e carnefici gli uomini. Nella maggioranza dei casi gli assassini sono conosciuti dalla vittima. A uccidere, insomma, sono prevalentemente mariti, amanti, padri.
A questo tema è dedicata la seconda puntata di “Terra!”, in onda lunedì 21 ottobre, in seconda serata, su Retequattro. Cinquanta minuti realizzati cercando di andare oltre il racconto della vita delle vittime e soffermandosi piuttosto sulle motivazioni profonde che spingono un uomo al gesto violento. Cosa scatta nella testa di certi maschi quando la donna si ribella, denuncia o più semplicemente rivendica la propria libertà? E ancora: è possibile aiutare questi uomini ? È possibile prevenire il gesto omicida?
“Terra!” è entrata nel carcere di San Vittore, ha parlato con detenuti, operatori e psicoterapeuti. Ha raccolto la confessione di un uomo che, dopo aver ferito gravemente la propria compagna, si è fermato un attimo prima di sferrare la coltellata mortale. Accanto alla testimonianza delle vittime di maltrattamenti, il settimanale di Retequattro affronta un capitolo poco esplorato fino ad ora: quello dei minori. Cosa resta nella psiche di un bimbo che, come si racconta in un servizio, ha visto il padre uccidere la propria madre?